‘Ndrangheta. Clan Gallico, confiscati beni per 6 milioni
La polizia di Reggio Calabria ha eseguito stamani la confisca di beni, del valore di circa sei milioni di euro, ad Antonino Ciappina, 38 enne considerato affiliato alla cosca dei Gallico di Palmi, clan con ramificazioni anche nel nord Italia.
LA CONFISCA ha riguardato beni immobili, imprese e società con sedi nel reggino, a Milano e a Bergamo, polizze assicurative e conti correnti. In particolare la polizia ha posto i sigilli ad un immobile di circa 300 metri quadrati a Palmi; quote sociali e patrimonio aziendale (comprensivo di conti correnti) della società "Lovena Srl", con sede legale a Milano e che opera nella costruzione di edifici residenziali; quote sociali e patrimonio aziendale (comprensivo di conti correnti) della società "Varedil Costruzioni Srl", con sede legale a Palmi ed impegnata nell'acquisto, vendita, permuta, locazione e sublocazione di immobili civili, industriali e rustici, nonché di costruzione di immobili civili e industriali; quote sociali e patrimonio aziendale (comprensivo di conti correnti) della società "Diana Pallet Srl", con sede legale in Treviglio (Bergamo) che opera nel settore del commercio all'ingrosso di legname, operazioni di facchinaggio, trasporto merci e manovalanza in genere; lavori di pulizia in genere; patrimonio aziendale dell'impresa individuale "Outlet della frutta” con sede legale a Mozzanica (Bergamo) che opera nel settore del commercio di frutta e verdura; polizze assicurative ed altri conti correnti, libretti di deposito al portatore o nominativi.
I beni oggetto della confisca di oggi erano stati sequestrati nel maggio del 2013 nell’ambito dell’indagine scaturita dall’operazione Cosa Mia, che aveva colpito proprio esponenti del clan Gallico mettendo in luce anche anche l'infiltrazione della cosca nei lavori di ammodernamento dell’Autorstrada A3 Salerno-Reggio, in particolare del tratto tra Gioia Tauro e Scilla.