Aeroporto Crotone: Torre – ATC, Spanò scrive ad Enac ed Enav

Crotone Infrastrutture

Riceviamo e pubblichiamo una lettera inviataci in redazione da Cesare Spanò, Presidente della Società Aeroporto S.Anna SpA indirizzata ad Enac ed Enav, avente ad oggetto la modifica della tipologia di fornitura del servizio di navigazione aerea per l'aeroporto di Crotone S.Anna:

“La Società Aeroporto S.Anna SpA ha promosso, negli ultimi mesi, una serie di azioni con ENAC ed ENAV finalizzate all'attivazione sullo scalo di Crotone del servizio di Torre - ATC (Air Traffic Control), condizione necessaria per consentire l'attività volativa di molte compagnie aeree nazionali ed internazionali, che non comprendono nelle proprie procedure operative e di sicurezza il servizio AFIS (Servizio informazioni volo aeroportuale), attualmente configurato sul nostro scalo.

A seguito di incontro del 21 maggio 2013 presso il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, la Direzione Generale di ENAV ha trasmesso le risultanze dell'analisi effettuata sulla quantificazione dei costi per il servizio di torre H16 e H12, rappresentando quanto segue:

L'aeroporto di Crotone, nella sua attuale configurazione di AFIS, nell'anno 2012 ha sviluppato costi per un totale di 2,4 mln di euro e ricavi per 0,24 mln di euro.

Prima ipotesi

ENAV stima che la variazione del servizio da AFIS a Torre H16 possa comportare un incremento dei costi di circa 1,7 mln di euro, per coprire il maggiore fabbisogno derivante principalmente dell'impiego di personale CTA che andrà ad aggiungersi a quello attualmente presente.

Seconda ipotesi

ENAV stima che la variazione del servizio da AFIS a Torre H12, ferme restando le esigenze di cui sopra, possa comportare un incremento dei costi di circa 1,4 mln

Anche in questa seconda ipotesi, ENAV, pur garantendo il passaggio da AFIS a Torre e mantenendo il servizio meteo, somma i costi del servizio AFIS, non più erogato, con quelli di Torre, portando ad un incremento dei costi pari ad € 1,4 mln.

In entrambe le ipotesi ENAV evidenzia l'esigenza, nelle more di reperire le risorse operative da destinare stabilmente all'aeroporto di Crotone, di inviare in trasferta personale controllore da altri aeroporti con costi aggiuntivi di circa 413.000 € annui per il servizio di torre H12 e 512.000 € annui per il servizio di torre H16.

E' necessario ribadire che l'aeroporto di Crotone serve una regione periferica e in via di sviluppo e in quanto tale beneficia degli oneri di servizio pubblico per garantire i servizi aerei di linea necessari a soddisfare i bisogni primari per lo sviluppo economico del territorio interessato, la cui crescita non può prescindere dall'ammodernamento e potenziamento dello scalo aeroportuale, considerate anche le gravi carenze infrastrutturali relative alle modalità di trasporto su gomma e su ferro che limitano di fatto l'accessibilità del territorio in tempi ragionevoli e competitivi.

In particolare la rete ferroviaria, i cui servizi sono carenti e assolutamente discontinui, è obsoleta a binario unico e non elettrificata, mentre il principale accesso autostradale si trova a circa 200 km.

Anche per le sopra esposte ragioni, lo sviluppo dell’aeroporto di Crotone contribuisce alla crescita economica locale, alla mobilità dei cittadini, alla competitività della regione oltre che alla integrazione politica e sociale con il resto dell’Europa.

Non per ultimo, il Ministro Lupi, parlando del Piano Nazionale degli Aeroporti, ha ribadito la necessità di privilegiare l'azione anche presso la UE per garantire la continuità territoriale in quei territori dove non esiste, tra l'altro, l'alta velocità (Vedi ad esempio lo scalo di Crotone che è inserito in un contesto infrastrutturale molto carente).

La sottoscrizione del contratto Ryanair rappresenta una grande opportunità per la crescita e lo sviluppo di questo territorio, con effetti certamente positivi sull'intero sistema produttivo crotonese e regionale.

L'eventuale mancata sottoscrizione di questo importante atto rappresenterebbe un'altra grande occasione persa per far uscire definitivamente questo territorio da quell'isolamento che oramai caratterizza il tessuto economico e sociale di Crotone.

Ciò premesso, si richiede la convocazione urgente di un tavolo per la finalizzazione delle attività di cui all'oggetto.”