Tabularasa 2013, i numeri del Festival sul Vuoto

Reggio Calabria Attualità

Si è appena concluso il Festival Tabularasa, il contest organizzato dall’associazione Urba/Strill.it che dal 28 giugno al 31 luglio ha riempito le piazze di Reggio Calabria e provincia.

32 serate in 9 comuni, 12 palchi con oltre 100 ore di programmazione, 132 ospiti che si sono alternati sul palco - con 32 Talk Show, 8 monologhi, 3 spettacoli, 6 concerti, 4 eventi per bambini, 3 Show Cooking; 1 filo conduttore: il Vuoto, declinato in tutte le sue accezioni, 20.000 gli spettatori che hanno riempito le piazze per tutto il mese , oltre 100 gli articoli di stampa: quotidiani nazionali e locali, radio e tv, agenzie di stampa e testate online, che per tutto il mese hanno coperto l’evento.

Sono i numeri del successo di Tabularasa. Giunto alla quarta edizione, il Festival è stato presentato il 16 maggio al Salone del Libro di Torino, e ha conosciuto una prestigiosa anteprima, con Roberto Saviano e il Procuratore della Repubblica di Reggio Calabria, Federico Cafiero de Raho in Piazza Italia a Reggio Calabria il 15 maggio 2013.

Per la chiusura del Festival, Marco Paolini, massimo esponente del teatro italiano di narrazione, è stato protagonista di una serata dal titolo “Vuoti a rendere”, il 31 luglio al Lido Comunale di Reggio Calabria.

“Mentre il Paese non si occupa della Calabria, dalla Calabria è possibile occuparsi del Paese. Dalla Calabria vogliamo occuparci dell’Italia e delle sue tematiche più scottanti, al fine di offrire centralità ad un territorio abitualmente tagliato fuori dai circuiti culturali”. E’ questo il pensiero degli organizzatori Giusva Branca e Raffaele Mortelliti, che per il quarto anno consecutivo hanno trasformato la Calabria in un palcoscenico di rilevanza internazionale, con un’offerta culturale di alto livello, a costo zero per la collettività, caratterizzata da un forte impegno civile.

“I momenti per stare insieme - hanno detto gli organizzatori al pubblico - sono sempre di meno. Non aspettate che siano gli altri ad organizzare le cose per aggregarvi. Siate protagonisti voi stessi Ciò che resta al di là dei numeri - aggiungono Branca e Mortelliti – “sono le emozioni e l'entusiasmo vissuti con un pubblico sempre partecipe e che non ha mai deluso e le medesime emozioni vissute dagli ospiti, spesso prestigiosi e esperti, sul palco. Ripartire da qua” – hanno concluso gli organizzatori – “si può, ripartire da qua si deve".