La Guardia di finanza scopre oltre tremila falsi invalidi e falsi poveri
Nei primi sette mesi del 2013 la Guardia di finanza impegnata a tutela della spesa pubblica ha scoperto finanziamenti ed aiuti indebitamente richiesti o percepiti per 1 miliardo di euro e denunciato 3.160 tra falsi invalidi e falsi poveri, beneficiari di indebite erogazioni previdenziali ed assistenziali.
L'azione di contrasto delle Fiamme gialle è continua anche sul fronte dei cosiddetti fenomeni "di massa", tra cui rientrano i controlli sull'esenzione dai ticket sanitari e sulla percezione di prestazioni sociali agevolate (assegni per il nucleo familiare, buoni libri e mense scolastiche, agevolazioni per tasse universitarie): "oltre metà dei casi controllati sono risultati irregolari ed i benefici non dovuti perché concessi sulla base di false attestazioni reddituali. Si tratta di importi di entità limitata per singolo caso, ma che sottraggono i benefici a soggetti realmente bisognosi".
In particolare, il piano di controlli del Nucleo speciale spesa pubblica e repressione frodi comunitarie ha permesso di individuare in tutta Italia 5.600 "falsi braccianti agricoli" che hanno ricevuto indennita' di disoccupazione, per malattia o maternità non dovute per 20 milioni di euro. Si tratta di personale per lo più inquadrato in aziende agricole "senza terra", che hanno ottenuto i benefici esibendo falsi contratti di affitto dei terreni, all'insaputa dei reali proprietari, come accaduto a Cosenza o nel caso o in provincia di Crotone dove firmatari dei contratti risultavano proprietari terrieri già deceduti da anni. A Ragusa sono stati denunciati 197 responsabili di associazione a delinquere, truffa aggravata e falso ideologico, di cui 114 falsi invalidi, 74 medici e 9 tra politici e collaboratori: "in molti casi - spiegano gli investigatori - le invalidità riconosciute da quattro commissioni mediche sono risultate artificiosamente aggravate a seguito delle 'raccomandazioni' di alcuni politici locali mentre in altri casi era stata attivata una 'corsia preferenziale' per il riconoscimento delle invalidità. Incaricate di raccogliere le segnalazioni erano le segreterie dei politici, che poi attivavano i medici di riferimento, ricompensati con incarichi ben remunerati per se' o per i familiari". A Verona, invece, sono stati scoperti 15 piloti d'aereo che hanno ricevuto trattamenti previdenziali, tra cassa integrazione guadagni, indennità di mobilità e fondo trasporto aereo, per complessivi 850mila euro ma che allo stesso tempo prestavano "in nero" attività lavorativa per vettori aerei mediorientali, con retribuzioni mensili di svariate migliaia di euro. (AGI)