Confiscati beni per 2 milioni di euro a Natale Iannì
La polizia di Reggio Calabria ha sequestrato beni mobili e immobili, per un valore di circa due milioni di euro, a Natale Iannì, 46 anni, considerato esponente della cosca di 'ndrangheta dei Borghetto-Caridi-Zindato" operante nella zona sud della città dello Stretto.
La confisca ha riguardato attività commerciali, numerosi immobili ed autoveicoli, conti correnti e polizze assicurative ed è stata disposta dal Tribunale Sezione Misure di Prevenzione ed eseguita dagli agenti della Divisione Anticrimine, diretta dalla prima dirigente Marina D'Anna.
Iannì era stato arrestato in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nell’ambito dell’operazione denominata “Alta Tensione” del 29 ottobre 2010 e che ha riguardato 34 persone considerate responsabili di “associazione a delinquere di tipo mafioso” per aver fatto parte della cosca di ‘ndrangheta dei Borghetto-Caridi-Zindato.
Il 24 febbraio del 2012 erano stati sequestrati al 46enne la società “Delizie Meridionali di numera Atonia & C. s.a.s.”, con sede legale a Reggio; due unità immobiliari in località S. Stefano in Apromonte-Gambarie; quattro unità immobiliari adibite ad autorimesse e negozi sempre a Reggio Calabria; una unità immobiliare a Reggio; quattro autovetture; conti correnti e varie polizze assicurative.
Iannì era stato arrestato il 29 ottobre del 2010 dalla Squadra Mobile in esecuzione di un'ordinanza di custodia cautelare in carcere nell'ambito dell'operazione denominata "Alta Tensione" che coinvolse 34 persone ritenute responsabili di associazione per delinquere di tipo mafioso per aver fatto parte della cosca di 'ndrangheta "Borghetto-Caridi-Zindato", operante nei quartieri meridionali del territorio di Reggio Calabria.
L'ndagine, coordinata dal Procuratore Distrettuale Antimafia di Reggio Calabria, si era occupata delle vicende criminali dei quartieri Modena, S.Giorgio e Ciccarello, un'area cittadina, nella quale, secondo quanto emerso dalle indagini, il sodalizio criminale aderente al cartello Libri era in grado di esercitare una costante influenza nei confronti di imprenditori e commercianti, vittime di estorsioni, danneggiamenti ed imposizione di ditte riconducibili al sodalizio mafioso negli appalti edili pubblici e privati. In tale contesto a Iannì é attribuito dagli inquirenti un ruolo apicale, attraverso l'esercizio di un'attività di intermediazione mafiosa nell'interesse delle imprese riconducibili al sodalizio, e partecipando in prima persona alle attività estorsive della cosca.
Il Tribunale ha avvalorato l'esito delle indagini patrimoniali che hanno dimostrato che l'uomo, in virtù della sua appartenenza al sodalizio mafioso, era riuscito ad accumulare un consistente patrimonio immobiliare e commerciale certamente sproporzionato rispetto ai redditi dichiarati. Il provvedimento di confisca ha riguardato: una società in accomandita semplice "Delizie Meridionali di Nucera Antonia & C." operante nella vendita di prodotti alimentari, con sede a Reggio Calabria; un appartamento al piano attico sito sempre a Reggio Calabria; una villetta a tre piani fuori terra realizzata a Gambarie, località turistica del reggino; quattro unità immobiliari adibite a negozio site a Reggio Calabria; quattro autoveicoli; un conto corrente e varie polizze assicurative. Il valore del patrimonio confiscato ammonta a circa 2 milioni di euro.