Corruzione al Tribunale di Vibo, depositate motivazioni sentenza
La Corte d'Appello di Salerno ha depositato le motivazioni della sentenza con la quale il 24 maggio scorso ha condannato a 2 anni ed 8 mesi, per alcuni casi di corruzione in atti giudiziari e di falso ideologico, l'ex presidente della sezione civile del Tribunale di Vibo Valentia, Patrizia Pasquin, che in primo grado aveva rimediato 14 anni e sei mesi di reclusione. Quattro capi d'imputazione a carico della Pasquin erano stati dichiarati prescritti, mentre l'ex magistrato aveva incassato l'assoluzione in appello per altri 19 capi d'accusa.
Le motivazioni della sentenza, contenute in 350 pagine, spiegano il percorso logico-giuridico seguito dai giudici d'appello per rideterminare le pene alla luce di quello che definiscono "un drastico ridimensionamento dei fatti" che è valso per l'ex giudice Pasquin il riconoscimento in secondo grado delle "circostanze attenuanti generiche negate dal giudice di primo grado".
La condanna inflitta in primo grado all'ex giudice del Tribunale di Vibo (14 anni e sei mesi) è stata inoltre ritenuta dai giudici d'appello "di gran lunga superiore al limite del triplo della pena base previsto dal codice penale". Assoluzioni e prescrizioni, invece, per altri 7 imputati. L'operazione "Dinasty 2 - Do ut Des" era scattata nel novembre 2006 ad opera della Dda di Salerno e della Squadra Mobile di Vibo Valentia. (AGI)