LETTERE. La buona sanità tra “angeli” e “demoni”

Crotone Salute

Riceviamo e pubblichiamo.

"Caro direttore,

scrivo queste poche righe non come collega ma come semplice utente-cittadino. Nella giornata di giovedì ho provato quella che può essere la gioia più grande per un padre: la nascita di un figlio, il piccolo Roberto. Vi scrivo semplicemente per raccontarvi la mia esperienza. Mia moglie è stata ricoverata nella giornata di lunedì e da allora tutto lo staff a disposizione del primario Verre si è comportato in maniera splendida.

Quando si entra in un ospedale la paura è tanta, soprattutto per chi aspetta la nascita del primo bambino. Dopo tre giorni mia moglie ha avuto tante ore di travaglio ma grazie all’aiuto del primario stesso, del dottor Galea, di medici, delle ostetriche (in particolar mondo “dell’angeloAngela) e delle infermiere, questo momento di prova è passato per poi far posto ad una gioia immensa, indescrivibile.

Tutta la mia famiglia ha ricevuto un affetto che è andato al di là delle “competenze professionali”, fatto di una umanità vera. Per questo volevo semplicemente ringraziarli in questo periodo “particolare”. Un saluto affettuoso volevo rivolgerlo anche a Franca ed Erminia grazie alle quali la notte ha fatto meno paura".

Vincenzo Montalcini, giornalista


Le opinioni espresse in questa pagina non impegnano in alcun modo la nostra testata rispecchiando esclusivamente il pensiero dell’autore a cui viene rimandata ogni responsabilità per quanto in essa contenuto.