Oneri finanziari, i farmacisti ricorrono alla giustizia dei tribunali
“Sono stati notificati gli atti giudiziari diretti al recupero degli oneri finanziari sostenuti dalle farmacie a causa del persistente ritardo nell’adempimento, da parte dell’ASP di Catanzaro, del rimborso dei farmaci erogati in regime di SSN , dal marzo 2008 a tutto dicembre 2012. - Lo comunica Federfarma Catanzaro in una nota stampa -
Una maxi azione legale, sullo stile della class action, che riguarda la maggior parte delle farmacie della provincia, dettata dall’ “anima privatistica” della farmacia la quale quotidianamente tiene testa ai ritardi dell’ASP con il ricorso al credito bancario, scongiurata in ogni modo dall’Associazione Provinciale titolari di farmacia attraverso iniziative dirette a definire in transazione con l’Azienda sanitaria le legittime pretese dei farmacisti, tutte naufragate prima della scorsa estate, per volontà dei vertici della Parte pubblica diversamente determinatisi.
L’azione legale patrocinata dall’Avv. Maria Grattà, anche in qualità di legale di Credifarma s.p.a. per la Provincia di Catanzaro, alla quale hanno aderito quasi tutti i farmacisti della provincia, denuncia la crisi che sta colpendo le farmacie sia per la difficile congiuntura che il Paese attraversa, sia per la difficoltà di reperire capitali a costi vantaggiosi per far fronte al malfunzionamento della Sanità.
Il Presidente di Federfarma Catanzaro, il dr. Defilippo ribadisce che molti farmacisti riescono a fronteggiare in via temporanea i tempi duri che stanno vivendo le loro aziende, ma non potranno resistere a lungo. Molti di loro hanno visto le loro aziende diventare ogni giorno meno sane e meno salde sul piano economico-finanziario.
Una azione legale, quella che è stata incardinata presso il Tribunale Civile di Catanzaro, che appare necessaria, soprattutto alla luce delle drammatiche sorti che hanno interessato farmacie storiche della Provincia.
La Farmacia - ricorda Defilippo – è molto cambiata nell’ultimo decennio: i costi dei nuovi servizi offerti dalla farmacia moderna sempre più presidio sanitario in continua evoluzione, i Decreti Storace nel 2005 e Bersani nel 2006, la recente riforma normativa che livella definitivamente l’impresa farmaceutica a qualunque altra impresa privata, il continuo ritardo nell’adempimento degli obblighi nascenti dal sistema del SSN italiano che ha affossato completamente l’anima pubblicistica della farmacia e con essa tutte le certezze di solidità che ne derivavano, tutto ciò rende oggi la categoria dei farmacisti analoga a quella di tanti altri professionisti che scioperano, manifestano ed intraprendono azioni legali nei confronti della P.A. per molto meno.
Da qui l’indiscutibile legittimità delle pretese che giudiziariamente i farmacisti hanno deciso di far valere.”