‘Ndrangheta: Rosy Canale sospende protesta e lascia movimento
Rosy Canale ha sospeso il 24 dicembre lo sciopero della fame avviato lo scorso 20 dicembre in segno di protesta per il rigetto dell'istanza di revoca degli arresti domiciliari a cui è sottoposta dal 12 dicembre scorso, quando è stata arrestata nell'ambito dell'operazione "Inganno" per truffa e malversazione nella sua qualità di presidente dell'associazione movimento "Donne di San Luca" (senza alcun collegamento con reati di 'ndrangheta dei quali sono accusati invece altri arrestati della medesima operazione).
Lo ha reso noto l'avv. Giancarlo Liberati, difensore di Rosy Canale. "Lo ha fatto - ha annunciato il legale - per non creare ulteriore sofferenza e preoccupazione alla giovane figlia che l'ha esortata nel desistere dalla protesta come regalo di Natale e per evitare ogni possibile strumentalizzazione della vicenda, come del resto è già accaduto.
Al contempo - ha aggiunto l'avvocato Liberati - ed al fine di favorire la ricerca della verità e non interferire nell'attività dell'Autorità Giudiziaria, ha deciso di rassegnare le proprie irrevocabili dimissioni da socia e presidente dell'Associazione Movimento Donne di San Luca e della Locride, inviando presso la sede operativa del Movimento, formale comunicazione in tal senso con rinuncia alla restituzione di apprezzabili somme di denaro anticipate negli anni nonche' dei mobili, della strumentazione e delle attrezzature di sua proprietà offerte in comodato d'uso gratuito all'Associazione". (AGI)