Confronto sull’emigrazione tra Cutro e Reggio Emilia

Crotone Attualità

Un altro convegno sul tema Reggio e Mezzogiorno si è svolto a Cutro lunedi 30 Dicembre nella sala polivalente Falcone e Borsellino gremita di giovani e donne. A promuoverlo Antonio Migale, portavoce del movimento di solidarietà per le imprese e gli artigiani di Reggio Emilia davanti ad una platea attenta e soprattutto speranzosa.

Migale ha messo in evidenza il prezioso contributo che i Cutresi di Reggio Emilia hanno dato all’economia reggiana ma anche a quella del crotonese.

Ha esortato le istituzioni, non solo di Cutro, a non sottovalutare lo stato di isolamento che si è creato a Reggio Emilia per questi lavoratori a causa della crisi .

"E’ un dovere di tutti noi tutelare questi lavoratori perchè lo meritano ma soprattutto perché è un dovere istituzionale- lo ripete più volte.

In un secondo passaggio affonda e mette sotto accusa le classi dirigenti della Calabria e di tutto il mezzogiorno. La polverizzazione dei fondi strutturali europei che dovevano servire allo sviluppo del territorio spesi per premi elettorali ad amici e compari sono i mali e la causa del degrado di questi territori. Uno su tutti, il finanziamento del concerto di Elton John a Napoli costato 720.000 euro ha fatto inorridire il resto d’Europa al punto che la commissione delle politiche regionali europea ha chiesto la restituzione di questi soldi. In altre regioni d’Europa hanno costruito autostrade e aeroporti e qui si chiudono. Molti dei nostri emigrati pagano in prima persona queste irresponsabilità.

"Reggio Emilia risolverà il problema della crisi con le tecnopoli - continua Migale – 36 forum di ricerca con 1600 ricercatori impiegati per innovare l’industria e noi rischiamo di restare fuori se non seguiamo questi processi di evoluzione".

Per Gaetano Squillace assessore all’ambiente del comune di Cutro, il problema di Reggio Emilia va risolto con il dialogo Istituzionale. "Vi dico di denunciare l’illegalità e il malaffare anche a Reggio Emilia. Se si rimane così sarà difficile risolvere certi problemi".

Il Sindaco Salvatore Migale ha sottolineato la gravità della crisi economica, specie in campo edilizio e ha invitato i cittadini emigrati di guardare anche nel nostro territorio per eventuali investimenti. Qui c’è molto da fare. Bisogna farlo però con serietà e soprattutto nella piena legalità. Conferma la proposta di fare una commissione di tecnici per pianificare le possibilità di sbocchi di lavoro. Certo uno potrebbe essere quello di riqualificare il patrimonio edilizio esistente".

Tra i relatori anche Salvatore Lucà che ha condiviso la meritoria iniziativa ed ha messo a disposizione l’associazione di categoria che rappresenta. "La Confartigianato dovrà essere uno strumento per proseguire il percorso di questo movimento".

Per Giuseppe Lucà esperto di economie aziendali, anche lui emigrato a Milano. "Il nostro territorio è ricco di risorse. - Ritorna sui fondi strutturali che non hanno portato nessun beneficio al territorio perche utilizzati in malo modo. "Sono un’opportunità per i molti giovani presenti. Qui il lavoro non c’è, per lavorare bisogna creare lavoro, facendo impresa. È intervenuto anche Salvatore Della Rovere un professionista emigrato da anni in Germania che ha raccontato la sua esperienza".

Nelle conclusioni Antonio Migale esorta i cittadini della Calabria e del Sud a reagire. "Reggio Emilia è una città di lotte ed ha pagato con il sangue la sua ricchezza. Non mi riferisco solo alle lotte partigiane ma anche alle numerosi morti nelle manifestazioni per difendere il lavoro e la libertà. Noi dobbiamo imparare a difendere il nostro territorio. Il territorio non è “ una vacca da mungere”. Infine lancia un appello a tutti i cittadini e alle istituzioni del crotonese ad unirsi per una grande manifestazione entro aprile per fare emergere lo stato di disagio del territorio.

La soppressione dei treni, la questione dell’aeroporto, la strada impercorribile e la scelta del governo di bloccare il finanziamento per la caserma dell’esercito rimasta incompiuta a Cutro. Sono “beni comuni“ a cui abbiamo pieno diritto.