Operazione “Hummer”, secondo filone: agli arresti l’imprenditore Pasquale Capano
Pasquale Capano, noto imprenditore calabrese residente a Roma ed accusato di presunti legami con la ‘ndrangheta e ambienti della criminalità capitolina, come il Clan della Magliana o dei Casamonica, è stato arrestato dalla Guardia di Finanza. Capano, secondo gli investigatori, avrebbe effettuato alcuni investimenti nel settore turistico immobiliare, attraverso società intestate a presunti prestanome, e così facendo agevolando indirettamente la cosca dei Muto di Cetrato, nel cosentino. Nel suo computer, durante una perquisizione, sarebbe stata ritrovata una lettera ad un pregiudicato che gli inquirenti descrivono come una vera e propria lezione di codice mafioso e che conterrebbe inoltre alcune considerazioni sull’affiliazione 'ndranghetista, descritta come "una scelta di vita" e non solo un'opportunità di business.
Nell’operazione di oggi, denominata "Hummer 2"sono stati arrestati inoltre la moglie ed il cognato di Capano, Antonella e Stefano Fusconi, entrambi ai domiciliari. Già a marzo scorso, il Gico del Nucleo di polizia tributaria coordinato dalla Dda di Roma, aveva sottoposto a sequestro preventivo un’azienda in una nota località turistica lucana, ritenuta di fatto riconducibile all'imprenditore, ed operante nel settore agricolo-zootecnico. L’indagine che ha portato stamani agli arresti rappresenta l'esito di un complesso iter giudiziario: i giudici del riesame, valorizzando le indagini della Gdf e condividendo le motivazioni della Dda, hanno sottolineato proprio la forza probatoria della lettera trovata nel Pc.
LA LETTERA: LA ‘NDRANGHETA, UNA SCELTA DI VITA
"La prima cosa che mi è stata spiegata nelle prime frequentazioni di alcuni ambienti - sarebbe scritto nella missiva - è stata la differenza fra concetto di amicizia e fratellanza... infatti l'amicizia è espressione di una frequentazione abituale, la fratellanza rappresenta un legame". "... E’ proprio su questo principio (fondamento della filosofia massonica) che è stato concepito il 'rituale iniziatico' di accettazione ed ingresso nella 'sacra famiglia e onorata societa', radicato nella storia antica della nostra terra d'origine". "Il tempo ha dato ragione agli uomini d'onore di una volta, che – continua la lettera di Capano - consideravano l'onorata società pari alla sacra famiglia, non come opportunità affaristica ma come scelta di vita che imponeva regole basate sul principio dell'onorabilità e della fratellanza".
Secondo le Fiamme gialle, Capano sarebbe proprio un "soggetto 'vicino' all'organizzazione 'ndranghetista investigata, operativa nella zona di Roma, potendo peraltro muoversi addirittura con un passaporto diplomatico; in contatto con personaggi di spicco della criminalità romana quali Enrico Terribile, vicino al più noto Enrico Nicoletti, entrambi coinvolti in diverse indagini per usura ed estorsione; in affari e responsabile di specifiche condotte usuraie insieme a Luciano Casamonica, altro personaggio di spicco della mala capitolina".