Boss evaso: tre persone interrogate dai Carabinieri di Gallarate

Reggio Calabria Cronaca

Tre persone sono state portate nella caserma dei Carabinieri di Gallare nella tarda serata di ieri per essere sentiti in relazione all'evasione di Domenico Cutrì durante un blitz di un commando mentre l'uomo stava entrando nel tribunale di Gallarate.Nel commando anche il fratello Antonino che poi è morto durante la sparatoria.

Nei confronti dei tre, tutti residenti nella zona nell'hinterland milanese dove vive la famiglia Cutrì, non è stato emesso, per ora nessun provvedimento di fermo. Gli inquirenti, tuttavia, ritengono che possano aver avuto un ruolo nell'evasione e nella fuga del Cutrì.

Agli interrogatori dei tre erano presenti anche il procuratore di Busto Arsizio, Gianluigi Fontana, e il sostituto procuratore, Raffaella Zappatini che coordina le indagini.

h 11:24 | Dopo un lungo interrogatorio, durato tutta la notte, le tre persone portate nella caserma dei Carabinieri di Gallarate nella tarda serata di ieri, sono stati posti in stato di fermo. Gli inquirenti ritengono che possano aver avuto un ruolo nell'evasione di Domenico Cutri. Su di loro sospetti che possano essere coinvolti nel blitz di lunedì al tribunale di Gallarate.

Le persone fermate, secondo una nota del Comando provinciale dei Carabinieri di Varese, sono pregiudicati tutti dell'area dell'alto milanese dove vive la famiglia Cutrì. A loro carico i Carabinieri hanno raccolto gravi elementi di colpevolezza in ordine alla loro partecipazione al gruppo di fuoco che ha favorito l'evasione del Cutrì.

h. 13.23

Un quarto uomo è stato fermato dai Carabinieri di Varese e del comando di Napoli nell'ambito dell'inchiesta per l'evasione di Domenico Cutrì. Lo rendono noto i Carabinieri di Varese. A finire in manette il quarto componente della banda che si era rifugiato nel capoluogo partenopeo. Si tratta di un pregiudicato originario di Napoli, ma tempo stabilitosi nell'area a cavallo dell'alto milanese e del novarese. Intanto i primi tre fermati, che ora sono agli arresti nel carcere di Busto Arsizio, hanno negato ogni addebito. I tre sono trentennio residenti nell'alto milanese, tra Inveruno e Magenta, e almeno uno di questi ha importanti precedenti penali. Gli investigatori non hanno fornito i nomi delle persone fermate.

(AGI)