Sparatoria a Gallarate, evaso un presunto boss e feriti due agenti
Un commando armato ha assaltato un furgone della polizia penitenziaria a Gallarate, in provincia di Varese. Nel corso della sparatoria sono rimaste ferite due persone (un agente e un componente del commando), mentre un detenuto, che stava per essere trasferito dal carcere al Tribunale di Busto Arsizio, è riuscito a evadere. Nella zona è in corso adesso una vasta caccia all'uomo per cercare di rintracciare una 'Citroen C3' .(AGI)
h 17:19 | È Domenico Cutrì, 32 anni, originario di Melicuccà, presunto boss della 'ndrangheta, l'uomo evaso nel pomeriggio dopo una sparatoria tra un 'commando' di malviventi e gli agenti di polizia penitenziaria. L'uomo era già stato condannato all'ergastolo. È stato invece arrestato un membro del commando che ha assaltato gli uomini della polizia. L'uomo, ferito nel corso della sparatoria, è stato fermato poco distante il luogo dell'assalto.
h 17:25 | Non sono gravi i due agenti feriti nella sparatoria. Lo comunica il personale del 118 intervenuto sul posto.
Secondo il personale medico le ferite riportate dagli agenti non sono dovute a colpi di arma da fuoco. Un agente, infatti, ha riportato un trauma cranico e un altro delle ferite agli occhi provocate da uno spry urticante. Entrambi sono stati ricoverati in codice verde.
Il boss evaso, stando a quanto si apprende da fonti del Dap, era detenuto nel carcere di Cuneo, ma da venerdì scorso era stato tradotto nel penitenziario di Busto Arsizio proprio perché stamane doveva essere presente al processo al tribunale di Gallarate.
h 17:44 |Domenico Cutrì, 32 enne, di origine calabrese residente a Legnano, era stato condannato all'ergastolo con l'accusa di essere il mandante dell'omicidio di Lukacs Kobrzeniecki, giovane polacco freddato a Trecate (Novara) nella notte fra il 15 e il 16 giugno del 2006. Cutrì stava per essere trasferito dagli uffici del tribunale di Gallarate al carcere di Busto Arsizio, quando è entrato in azione il commando. Nel dicembre del 2012, la Corte di Appello di Torino aveva confermato la sentenza di primo grado della Corte d'Assise di Novara che condannava al carcere a vita il 'boss'. A nulla servi' la testimonianza dell'amante dell'uomo, rivelatasi poi fasulla. La pena è stata ribadita anche in appello. L'omicidio risale ormai a più di 6 anni fa: il giovane polacco, operaio 22enne, fu ucciso in un agguato mentre tornava a casa sua dopo una serata passata al bar con gli amici. A ucciderlo, i colpi di pistola sparati da un'auto in corsa. Durante l'udienza, è stata inoltre confermata anche la condanna a tre anni di reclusione per il reato di favoreggiamento nei confronti di Luca Greco, accusato di aver fornito, nei giorni immediatamente seguenti al delitto, un alibi falso a Cutrì.
E' morto un membro del commando che ha assaltato il furgone. Si tratta di Antonino Cutrì, nato nel 1983. Era il fratello del boss evaso.
h 18:09 | Cutrì, ergastolano di origine calabrese, stava per entrare nella sezione distaccata del tribunale di Busto Arsizio, a Gallarate, dove avrebbe dovuto partecipare a un processo per emissione di assegni falsi attorno alle 15 di questo pomeriggio. Secondo le prime ricostruzioni, al furgone si sono affiancate una o due auto, a bordo delle quali c'era un commando formato da almeno quattro persone. I malviventi, armi alla mano, hanno intimato agli agenti di liberare Cutrì e uno di loro ha spruzzato dello spray al peperoncino contro un poliziotto: ne è nato un conflitto a fuoco nel corso del quale sono stati esplosi numerosi colpi e Antonino Cutrì, 30 anni, fratello dell’evaso, è stato colpito diverse volte.
Antonino Cutrì è morto poco dopo l'arrivo all'ospedale di Magenta, dove era stato portato in condizioni già critiche dalla madre che abita a Cuggiono. Pare che proprio all'abitazione della donna, il giovane ferito, sarebbe stato scaricato dagli altri fuggitivi. Un agente di polizia è rimasto ferito per via dello spray urticante, mentre un uomo della polizia penitenziaria ha riportato un trauma cranico perché è scivolato durante la sparatoria. Non sono state ancora confermate le voci secondo le quali il commando avrebbe preso un ostaggio, potrebbe anzi trattarsi di un complice dei malviventi, nè si sa se un altro degli assalitori sia effettivamente rimasto ferito come sembrava nei primi minuti successivi alla sparatoria.
h 21:28 | Si è costituito uno dei componenti del 'commando' che ha assalito il furgone della polizia penitenziaria per fare evadere il presunto boss della 'ndrangheta, Domenico Cutrì. È quanto riferisce il segretario generale della Uil penitenziari, Eugenio Sarno, contattato al telefono. Si tratterebbe - ha spiegato Sarno - dell'altro fratello di Cutrì (Antonino è morto in seguito alle ferite riportate nello scontro a fuoco durante l'assalto). Il malvivente, ferito a un piede, si sarebbe recato in una caserma dei carabinieri vicino a Gallarate e sarebbe poi stato portato in ospedale a Magenta.