Nuovo Governo, Usb: da anni si assiste ad un continuo spergiuro
“Giuro di essere fedele alla Repubblica, di osservarne lealmente la Costituzione e le leggi e di esercitare le mie funzioni nell'interesse esclusivo della Nazione”. Questa la formula del giuramento dei ministri al momento del loro insediamento.
“Bene, da anni gli italiani stanno assistendo impassibili ad un continuo spergiuro, visto che tutti i Governi, compreso quello appena insediato, non fanno certo gli interessi della nazione, ma bensì fanno quello che l’Europa impone e detta loro. – Lo scrive in una nota la Federazione Regionale USB (Unione sindacale di base) Calabria - E quello che l’Europa ha imposto, è racchiuso nella lettera del duo Trichet-Draghi dell’agosto del 2011 che ha chiesto ed ottenuto una limitazione alla sovranità nazionale a cui i governi, commettendo appunto uno spergiuro rispetto alla formula recitata solennemente, hanno dato pronta esecuzione.
Questo governo, in perfetta linea con i precedenti, ha nominato, infatti, quale ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan, già dirigente del Fondo monetario internazionale, già consulente della Bce e già vice segretario dell'Ocse, scelto direttamente dall’Europa ed alla quale dovrà rispondere indiscutibilmente, in barba ai giuramenti sul rispetto esclusivo dell’interesse nazionale.
Troppo facile allora, ipotizzare che anche il governo Renzi si caratterizzerà per i tagli alla pubblica amministrazione, per la riduzione dello Stato Sociale e per la privatizzazioni di servizi pubblici, anche di quelli essenziali e per un peggioramento generale delle condizioni di lavoro.
Non c’è bisogno di attendere i famosi primi cento giorni per giudicare questo governo, anche stavolta, purtroppo, il giudizio è già scritto, ma noi dell’USB non assisteremo passivamente e daremo da subito battaglia per impedire l’attuazione di quanto progetto.
Sarà anche questo il senso della manifestazione nazionale indetta dalla USB Pubblico Impiego per il prossimo 14 marzo a Roma, alla quale la Calabria sarà presente ed alla quale invitiamo tutti i lavoratori della nostra regione a partecipare.
Il ripristino dell’esercizio della democrazia, parte anche da qui.”