Ra.Gi. Onlus: campagna contro i Dca “Non c’ è più tempo”
Per il terzo anno consecutivo, la Ra.Gi. Onlus celebra la giornata nazionale del Fiocchetto Lilla con un’iniziativa di prevenzione e sensibilizzazione sui Disturbi del Comportamento Alimentare.
La due giorni dal titolo “Non c’è più tempo” avrà luogo nei locali dell’istituto comprensivo “Don Milani” il 14 e 15 marzo prossimo. Partner dell’evento, oltre alla scuola “Don Milani”, guidata dal professor Antonio Caliguiri, sono Nutriamoci di Vita, sezione attiva all’interno dell’associazione Ra.Gi Onlus e che si occupa di prevenzione e sensibilizzazione sui Dca e Calabria Etica, ente in house della Regione Calabria, presieduta da Pasqualino Ruberto, che prosegue il proprio cammino a sostegno della Ra.Gi. dando seguito al protocollo d’intesa stipulato con l’associazione.
In questa edizione 2014 Ancora una volta la Ra.Gi. ha volutamente messo da parte gli incontri medico-scientifici su questo argomento dato che ancora oggi non ci sono regole, ricette intoccabili, verità inviolabili, medicinali, teorie psichiatriche o psicologiche per uscire fuori da questa malattia e dedicare le intere due giornate direttamente ai ragazzi, alle famiglie ed ai docenti, attraverso una prevenzione che parte principalmente dall’importanza di una equilibrata alimentazione, dalla conoscenza profonda di se stessi e del proprio corpo.
“La necessità di celebrare la giornata nazionale del Fiocchetto Lilla nasce dalla consapevolezza che la diffusione delle patologie legate ai Dca, è costantemente in crescita anche nella popolazione adulta – ha affermato Chiara Caccavari, psicologa della Ra.Gi. - anoressia, bulimia, alimentazione compulsiva, obesità, sono termini che fanno parte del linguaggio comune e la televisione e i giornali diffondono notizie che riguardano soprattutto le conseguenze drammatiche di tali patologie, senza peraltro affrontare in modo ampio e comprensibile gli aspetti causali e preventivi.
La giornata nazionale del Fiocchetto Lilla – ha proseguito l’esperta - istituita su input dell’associazione “Mi nutro di vita” di Genova a seguito della morte di Giulia Tavilla, vittima dell’anoressia a soli 17 anni, vuole continuare ad essere un momento di riflessione e confronto su questi temi sui quali non bisogna abbassare la guardia coinvolgendo le famiglie, i ragazzi e gli insegnanti”.
Il titolo della due giorni “Non c’è più tempo” è emblematico e sta a significare che non si può continuare a stare a guardare mentre sempre più ragazze continuano a morire perché sono molto poche in Italia le cliniche specifiche per la cura di queste patologie e quindi le liste d’attesa sono interminabilmente lunghe. Ed è questa la realtà con cui la Ra.Gi. Onlus fa i conti quotidianamente, misurandosi con un territorio, come quello calabrese, dove per la cura dei Dca si può ricorrere solo ai centri psichiatrici. Ma ora non c’è più tempo e la politica e le istituzioni tutte devono prenderne atto.
“Un ringraziamento dovuto va al presidente di Calabria Etica Pasqualino Ruberto sempre molto sensibile e disponibile a trattare argomenti di una certa delicatezza e al dirigente della scuola Don Milani ed a tutto il suo staff dei professori che hanno subito capito l’importanza che un argomento di questo genere può avere sui ragazzi e sui genitori – ha affermato la psicologa Giusy Genovese -. Mediante un attento lavoro di indagine e attraverso la voce di tante ragazze e ragazzi che si rivolgono a noi, cercando uno spiraglio che rappresenti per loro una possibile via d’uscita, ci rendiamo conto sempre di più che è necessario intervenire principalmente facendo prevenzione.
La Ra.Gi., che è entrata a far parte della Consulta Nazionale per la cura dei Dca, lavora nell’ambito della prevenzione, informazione e sensibilizzazione su questo tema, nella consapevolezza che prima di tutto occorre parlare correttamente con i ragazzi e far conoscere loro questo problema da un punto di vista esatto che non è di certo quello in cui si imbattono andando su internet”.
Un aspetto molto importante è senza dubbio quello dell’educazione alimentare che viene curato per la Ra.Gi. dalla biologa nutrizionista Assunta Ranieri. “Abbiamo realizzato per i ragazzi dei questionari anonimi i cui risultati saranno resi noti successivamente – ha affermato la nutrizionista – perché dai loro racconti ci siamo resi conto che i momenti del pasto per i ragazzi non sono proprio come dovrebbero essere.
Attraverso questi incontri cercheremo di trasmettere ai ragazzi un messaggio su come seguire una sana e corretta alimentazione. Perciò punteremo molto su dare informazioni corrette su quali sono veramente i bisogni nutritivi dell’uomo e su come fare per acquisirli.
Inoltre, in ultimo ma non d’importanza, cercheremo di consigliare ai genitori stessi come insegnare a mangiare ai propri figli sin dai primi giorni di vita, perché è proprio da lì che tutto ha inizio”. Proprio in quest’ottica, l’iniziativa del 14 e 15 marzo non vuole essere un convegno nel senso tradizionale del termine, con gli esperti da una parte ed i ragazzi dall’altra, ma un momento di confronto e dialogo intervallato da spot, cortometraggi, video educativi e un incontro emotivo affettivo rivolto a genitori e figli.