L’Enpa di Crotone sugli avvelenamenti di cani nel territorio
"L’ennesima, prevedibile e preannunciata strage di cani si è consumata!Impunemente uomini senza scrupoli diffondono sul territorio provinciale sostanze velenose potenzialmente pericolose per gli esseri umani, certamente devastanti per l’ambiente e per tutti gli animali. Le principali vittime dell’ultimo episodio registrato in ordine di tempo, probabilmente quelle cui il veleno era destinato, sono stati i cani di Le Castella; ma non si può escludere che la sostanza sia stata ingerita anche da gatti, uccelli e animali selvatici". E' quanto scrive in una ota l'Enpa di Crotone.
"L’Ente Nazionale Protezione Animali - continua la nota - chiede al Procuratore della Repubblica di Crotone di attivarsi affinché vengano identificati gli autori dell’ignobile gesto ma al contempo pretende che nel rispetto del codice penale si apra un’inchiesta su tutti gli amministratori locali che non si attivano per prevenire il fenomeno del randagismo.
Le denunce presentate nel corso di questi anni, da ultimo per gli avvelenamenti verificatisi nel comune di Belvedere Spinello, non possono essere archiviate sol perché l’Autorità Inquirente non riesce ad identificare l’autore dell’atto criminale.
Occorre dare un nome ed un cognome a colui il quale, con le proprie azioni od omissioni, direttamente o indirettamente, arma la mano dell’esecutore materiale della mattanza.
Gli sforzi e gli innumerevoli sacrifici compiuti in questi anni dai volontari delle diverse associazioni animaliste sono stati vanificati in una notte.
Un rituale, quello degli avvelenamenti, che si ripete sistematicamente nell’indifferenza, se non compiacimento, delle Istituzioni preposte a prevenire il fenomeno del randagismo e a salvaguardare l’ambiente.
Come sistematicamente si ripetono, impunemente, le omissioni di coloro i quali dovrebbero effettuare una serie di interventi a seguito del ritrovamento di esche e animali avvelenati.L’Enpa chiede giustizia!"