Bad Bank, accordo Intesa Sanpaolo-Unicredit. Molinari (M5S): "E i controlli dove sono?”
La notizia dell’accordo tra Intesa Sanpaolo e Unicredit per la creazione di una "bad bank" per Francesco Molinari, senatore del Movimento 5 Stelle, “desta perplessità”. “L'accordo – afferma in una nota Molinari - ha coinvolto anche la società di consulenza Alvarez & Marsal e il fondo di investimento newyorkese Kohlberg Kravis Roberts (Kkr). Una nuova struttura riceverà i crediti difficili da riscuotere: il valore complessivo del portafoglio che sarà conferito alla nuova società creata "ad hoc" dovrebbe aggirarsi sui 2 miliardi di euro. Si tratta di crediti vantati dalle due banche nei confronti di una decina di grandi aziende industriali e di servizi, che verranno - per così dire - risanate e riportate a redditività”.
“La storia recente – prosegue il senatore pentastellato - ci ha insegnato a non fidare troppo in queste operazioni. A nostro avviso il governatore della Banca d’Italia dovrebbe assicurarsi - ed assicurare al Paese - che questi crediti non facciano giri strani, finendo in qualche fondo d’investimento e/o emissioni obbligazionarie, vendute poi ‘inavvertitamente’ al dettaglio - magari dalle stesse banche – alla propria clientela. Nella fretta di sancire questo accordo, ci si è dimenticati - ahimè - di fornire i dettagli più importanti di tale operazione, primo tra tutti il monitoraggio sulle sofferenze bancarie”.
“Noi del M5S – continua Molinari - nel portare avanti la battaglia sulla trasparenza a tutela dei consumatori, da sempre considerati come ‘parco buoi’, abbiamo interrogato il ministro competente affinché attivi - sin d'ora - un ufficio di vigilanza per realizzare un processo di tracciatura del credito ceduto, evitando destinazioni in frode ai risparmiatori. Una richiesta obbligata, considerando che le banche hanno la brutta abitudine di servire i grandi gruppi storicamente intrecciati in patti di sindacato dai riflessi imprevedibili per il pubblico risparmio”. “Il Governo – conclude - deve garantire, assolvendo a precisi obblighi costituzionali, ai risparmiatori la massima correttezza dello svolgimento di questa operazione”.