Alla comunità Vecchio Borgo concluso il terzo modulo del corso di Onoterapia
Presso la Comunità terapeutica “Vecchio Borgo” di Reggio Calabria, si è concluso il terzo modulo seminariale del corso di formazione di pedagogia speciale in onoterapia. Interessantissima la giornata di relazioni e di attività connesse centrate sul tema “La mediazione emotivo-affettiva, cognitiva, comunicativa” ampiamente sviluppato dal relatore, nonché direttore scientifico del corso, Alessandro Petronio, docente di Psicologia di comunità e Metodologia e Statistica per la ricerca sociale presso l’Istituto Universitario IPU di Scienze Psicopedagogiche e Sociali IPU-Progetto Uomo di Viterbo.
L’obiettivo del seminario era quello di aumentare la consapevolezza delle emozioni come vissuto e come riconoscimento del vissuto altrui. Nel linguaggio corrente c’è spesso omologazione tra cose che tra loro sono molto diverse, ovvero umori, stati d’animo, sentimenti, temperamenti, emozioni. Umore e stati d’animo sono dei tratti emotivi, ovvero delle tendenze a reagire sempre con la stessa modalità emotiva. Sono quindi delle disposizioni d’animo, delle qualità affettive permanenti. Le emozioni sono episodi, ovvero una risposta momentanea a un evento specifico, sono perturbazioni repentine di uno stato emotivo neutro.
“Tra umore (stati d’animo) ed emozioni vi è però continuità e interdipendenza reciproca. Lo stato d’animo – dicono gli organizzatori - favorisce la comparsa dell’emozione. Le emozioni sono anche segnali di controllo che mettono la mente in una particolare modalità di funzionamento e mettono in moto piani di azione specifici e comportamenti che hanno lo scopo di salvaguardare la costanza delle esperienza vitale corrente Nell’uomo l’ emozione costituisce un sistema di riconoscimento degli eventi e di preparazione alla risposta, poichè l’organismo è in grado di valutare gli stimoli ambientali e dispone di un esteso repertorio di risposte alternative fra cui scegliere in funzione del tipo di emozione vissuta”.
“Per un futuro operatore di pet therapy mediato dall’asino – ha sottolineato Petronio - è importante considerare il riconoscimento della propria e altrui competenza emotiva. Ovvero la capacità della persona di provare emozioni appropriate al contesto, di gestire le proprie esperienze emotive e di fornire risposte emotive coerenti con la situazione e con le aspettative dell’ambiente e di condividere socialmente le proprie esperienze emotive. Il contatto tra operatore, animale domestico e persona in carico è strettamente regolato dalla competenza emotiva; il sistema “a tre” consente alla persona in condizioni problematiche di sentirsi emozionalmente libera e di percepire, attraverso il gesto di cura verso l’asino, l’emozione positiva dell’operatore ed entrare in risonanza fiduciaria ed emotiva con lui per poter riconoscersi la capacità di provare egli stesso un’emozione positiva”.
“Inoltre - continua - le emozioni hanno la caratteristica di marcare le esperienze e renderle desiderabili o rischiose: la risonanza fiduciaria e l’emergere di un’emozione positiva determina un’interazione desiderabile e costruisce nel tempo una relazione affidabile nella quale ricercare la replica di un’esperienza di benessere e il sentimento di poter regolare le emozioni, sentimento che si può generalizzare anche ad altre situazioni di vita quotidiana. Per questo motivo,ha evidenziato Petronio, la competenza emotiva di un operatore di pet therapy è un fattore professionale centrale nell’efficacia dell’intervento”.
“Il quarto modulo del corso – ricorda Guido Leone, responsabile della comunicazione della Comunità - si svolgerà il prossimo 18 mercoledì 18 giugno, allorquando sarà presente in città il guro nazionale della onoterapia, prof. Eugenio Milonis, psicoterapeuta, psicologo analista esperto in psicodinamica di gruppo. Ha svolto dal 1970 attività di formazione e aggiornamento per insegnanti e presidi su incarico del Ministero della Pubblica Istruzione. Ha creato nel 1994 il Centro di Onoterapia dell’Associazione Sinergie-Asinomania, dal 1999 è responsabile dei Corsi di Formazione per Operatori in Attività di Mediazione con l’Asino (Onoterapia). Inoltre è presidente del Consorzio Nazionale Allevasini (Coldiretti)”.
“In Italia – dice di lui ancora Leone –stanno crescendo i centri che la praticano, ma il primo ad introdurla è stato “Asinomania”, situato a Introdacqua, in Abruzzo. Eugenio Milonis, direttore del centro, è stato il precursore della tecnica in Italia. Grazie alla sua fiducia nelle capacità dell’asino, oggi aiuta giovani e anziani a ritrovare l’equilibrio col mondo esterno. I suoi primi successi lo hanno reso noto a tal punto da far crescere in misura esponenziale le richieste da parte di medici, psicologi, insegnanti, terapisti ma anche soci di cooperative sociali, e volontari di centri per anziani e bambini disabili, per partecipare ai suoi corsi di aggiornamento”.