Siclari (Pcl): “Chiediamo una legge elettorale regionale chiara”
“Il consiglio regionale di “rimborsopoli” chiude in bellezza varando una legge regionale che rende in Calabria la democrazia un simulacro vuoto e ipocrita”. Lo scrive in una nota Pino Siclari, coordinatore del Partito comunista dei lavoratori in merito alla legge elettorale varata dal Consiglio regionale.
“Lo screditato ceto politico dominante mette in campo un marchingegno pacchiano imposto solo per garantire la sua perpetuazione. Soglie di sbarramento, vincoli di coalizione, accorpamenti dei collegi, forti limitazioni al diritto di accesso alla competizione sono gli snodi tecnici di questo inaccettabile tentativo di imporre alla Calabria un osceno duopolio”.
“Se ciò è inaccettabile su un terreno squisitamente formale non si oscurano altri preoccupanti aspetti connessi al quadro complessivo in cui versa la Calabria. E’ inutile soffermarsi sui quotidiani aggiornamenti sull’approfondirsi del baratro sociale, economico, civile e culturale in cui la prepotenza di una borghesia vorace e spregiudicata getta la Calabria. E’ inutile rimarcare come tutto ciò e ancor più drammaticamente grave nel contesto del fallimento complessivo del sistema capitalistico che cancella ogni speranza per le masse povere del Sud”.
“La nuova legge elettorale nasce anche per non dare voce a chi si batte per l’unica alternativa a questo sfascio che potrà essere sanato solo se i lavoratori e gli oppressi troveranno coscienza e fiducia diventando classe di governo. E’ ovvio che, nell’immediato, una tornata elettorale svolta sulla base di una legge mostruosa (anche sotto il profilo dei più elementari principi costituzionali) sarebbe solo un atto di pura e semplice sopraffazione”.
“Il PCL chiede norme elettorali chiare, democratiche e definite con la giusta e dovuta tempistica collegando questa sua ferma richiesta, che per molti aspetti si salda ad un ondata di sdegno civile, alla sua prospettiva complessiva di alternativa socialista portata avanti non solo in Calabria ma nel contesto tutto dell’Italia”.