Caso Reppucci, i sindaci del Catanzarese sottoscrivono documento
I sindaci della provincia di Catanzaro, nella loro quasi totalità, esprimono vicinanza al prefetto di Perugia Antonio Reppucci, e chiedono al presidente del Consiglio Matteo Renzi e al ministro dell’interno Angelino Alfano di rivedere il provvedimento di rimozione del funzionario, deciso immediatamente dopo la diffusione sulla stampa di alcune sue dichiarazioni nel corso di un incontro sul problema della droga nel capoluogo umbro.
I sindaci, di ogni colore politico e provenienti dai diversi comprensori della provincia, si sono riuniti questa mattina nella Casa delle Culture di Catanzaro, e per elaborare e sottoscrivere un documento unitario nel quale si testimoniano le grandi capacità professionali e le doti umane del dott. Reppucci, dimostrate nel corso della sua recente esperienza alla guida della Prefettura di Catanzaro. Il documento sarà inviato al presidente Renzi, al ministro Alfano, e per conoscenza al Capo dello Stato e allo stesso Reppucci.
A coordinare i lavori il commissario straordinario della Provincia Wanda Ferro, che è stata sollecitata proprio dai sindaci a convocare la riunione, alla quale ha preso parte anche l’assessore regionale Domenico Tallini.
Diversi i primi cittadini intervenuti – tra cui il sindaco del capoluogo Sergio Abramo – per manifestare solidarietà e riconoscenza ad un prefetto che è sempre stato vicino alle istituzioni locali, presente sui territori e attento ai bisogni dei cittadini. Il commissario Wanda Ferro ha tra l’altro testimoniato “la grande sensibilità del prefetto Reppucci rispetto ai temi del disagio giovanile, della devianza e del contrasto alle tossicodipendenza, la sua vicinanza alle attività dei centri di recupero, e il suo rapporto privilegiato con i giovani e gli studenti”.
Da più parti è stata sottolineata l’eccessiva frettolosità del provvedimento annunciato dal governo, mirato a punire il funzionario per un’espressione certamente sopra le righe, senza tenere conto dell’ottimo lavoro svolto nel corso della sua carriera professionale, e senza consentirgli di chiarire la portata delle sue dichiarazioni. Alcuni sindaci hanno sottolineato che l’espressione infelice utilizzata dal prefetto Reppucci, tipica del suo carattere genuino e passionale, è stata certamente uno stimolo ad una maggiore responsabilizzazione delle famiglie, e non certo una istigazione al suicidio per chi già si confronta il doloroso dramma della droga. Tutti i presenti hanno comunque voluto manifestare un sentimento di calorosa vicinanza umana verso un Servitore dello Stato che sta attraversando un momento personale doloroso. Il sindaco Sergio Abramo, anche nella sua qualità di presidente del Cal, ha annunciato di volere estendere l’iniziativa di solidarietà a tutti i comuni della Calabria, anche attraverso una raccolta di firme.
Di seguito il testo del documento:
I sottoscritti, nella qualità di amministratori dei Comuni della Provincia di Catanzaro, premesso che:
il dott. Antonio Reppucci è stato prefetto di Catanzaro per circa due anni, dimostrando equilibrio, autorevolezza, capacità di comprensione dei disagi sociali, vicinanza ai sindaci ed agli amministratori, ponendosi come interlocutore attento, come mediatore insostituibile tra le esigenze dei cittadini e i doveri degli enti locali, e come stimolo alla pubblica amministrazione rispetto all’adozione di pratiche improntate all’efficienza e alla trasparenza;
egli ha manifestato sempre attenzione concreta rispetto ai temi della prevenzione del disagio giovanile e delle dipendenze, promuovendo e partecipando in prima persona ad incontri con gli studenti ed con le realtà istituzionali e associative preposte all’assistenza, incoraggiando la partecipazione dei giovani a percorsi di legalità, di impegno civile, di solidarietà, di giustizia sociale;
le espressioni infelici utilizzate dal dott. Reppucci – la cui portata è stata chiarita dallo stesso funzionario - sono state certamente fraintese, estrapolate dal contesto e non considerato che il prefetto, soprattutto rivolgendosi ai giovani, ha spesso usato toni forti per fare arrivare più efficacemente il messaggio dell’assunzione di responsabilità e dell’impegno in prima persona per determinare un cambiamento in positivo della realtà sociale;
la punizione annunciata dal governo - frutto di una decisione frettolosa, impulsiva, e assunta in assenza di contraddittorio - è sproporzionata e ingiusta, da un lato perché trascura le tante cose positive realizzate dal dott. Reppucci, dall’altro perché non interviene nel merito delle questioni importanti su cui si è soffermato il prefetto, relativi alla responsabilizzazione delle famiglie coinvolte nel dramma della droga, e sulle quali sarebbero auspicabili importanti interventi.
Tanto premesso, chiedono al Presidente del Consiglio e al Ministro dell’Interno di rivedere i provvedimenti punitivi nei confronti del prefetto Reppucci, soprattutto alla luce del suo impeccabile percorso professionale, del suo valore umano, dei suoi meriti riconosciuti da amministratori, rappresentanti istituzionali e cittadini. Al prefetto Reppucci vanno inoltre i nostri più sinceri sentimenti di stima e di gratitudine per il lavoro svolto in Calabria e nella nostra Provincia a tutela delle istituzioni e del benessere comune.
Il documento, oltre che dal commissario Wanda Ferro e dall’assessore regionale Domenico Tallini, è stato già sottoscritto dai sindaci (o dai delegati) dei Comuni di: Catanzaro (Sergio Abramo); Amaroni (Arturo Bova); Andali (Giuseppe Costantino); Argusto (Valter Matozzo); Borgia (Francesco Fusto); Botricello (Tommaso La Porta); Caraffa di Catanzaro (Antonio Sciumbata); Centrache (Fernando Sinopoli); Cerva (Mario Marchio); Chiaravalle Centrale (Gregorio Tino); Cicala (Alessandro Falvo); Conflenti (Giovanni Paola); Cortale (Francesco Scalfaro); Cropani (Bruno Colosimo); Curinga (Domenico Pallaria); Davoli (Antonio Corasaniti); Feroleto Antico (Pietro Fazio); Gasperina (Gregorio Gallello); Gimigliano (Massimo Chiarella); Girifalco (Mario Deonofrio); Gizzeria (Pietro Raso); Guardavalle (Giuseppe Ussia); Isca sullo Ionio (Carlo Pantusa); Jacurso (Gianfranco De Vito); Lamezia Terme (Gianni Speranza); Magisano (Antonio Lostumbo); Maida (Natale Amantea); Marcedusa (Luigi Garofalo); Marcellinara (Vittorio Scerbo); Martirano (Francesco Bartolotta); Martirano Lombardo (Eugenio Gallo); Montauro (Pantaleone Procopio); Montepaone (Franco Froio); Nocera Terinese (Gaspare Rocca); Olivadi (Renato Puntieri); Palermiti (Francesco Aloisi); Petrizzi (Domenico Paravati); Platania (Michele Rizzo); San Floro (Teresa Procopio); San Mango d'Aquino (Leopoldo Chieffallo); San Pietro a Maida (Pietro Putame); San Sostene (Patrizia Linda Cecaro); San Vito sullo Ionio (Alessandro Doria); Sant'Andrea Apostolo dello Ionio (Gerardo Frustaci); Satriano (Michele Drosi); Sellia (Davide Zicchinella); Sersale (Salvatore Torchia); Settingiano (Rodolfo Iozzo); Sorbo San Basile (Sergio Cosentino); Soverato (Ernesto Alecci); Soveria Simeri (Aldo Carmine Olivo); Tiriolo (Giuseppe Lucente); Vallefiorita (Salvatore Megna); Zagarise (Domenico Gallelli);
Il documento sarà sottoscritto nei prossimi giorni da altri sindaci assenti all’incontro di questa mattina per impegni istituzionali o personali.