Caso Reppucci, Patriciello (FI): “Decisione esagerata”
“Esprimo la mia solidarietà al Prefetto di Perugia Antonio Reppucci destinatario, a nostro avviso, di una decisione in parte esagerata e fin troppo celere del Ministro dell’Interno. L’inevitabile ricaduta mediatica sui modi e sui termini emersi nel contesto di una riflessione più ampia non può tuttavia spostare l’attenzione dell’opinione pubblica nazionale sulla questione aperta del contrasto al consumo ed allo spaccio di sostanze stupefacenti. Che le famiglie non possano essere comunque sollevate a prescindere dalle loro responsabilità è un punto di riflessione sul quale confrontarsi senza isterie, timori o finta retorica”.
È quanto dichiara l’Europarlamentare Aldo Patriciello, intervenendo sulla decisione del Ministro Angelino Alfano di sospendere dalle sue funzioni il Prefetto di Perugia, Antonio Reppucci, a seguito delle dichiarazioni rese dallo stesso nei giorni scorsi.
“Espressioni anche considerate eventualmente eccessive come quelle usate dal Prefetto Repucci – dice Patriciello– traducono in ogni caso la necessità di interpretare ed adottare una linea più dura ed intransigente rispetto ad un fenomeno, quello del consumo di droghe, che interessa un numero sempre più preoccupante di giovani e, quindi, di famiglie. Dalle istituzioni al mondo della scuola, dalla Politica alle associazioni, urge – continua – un sussulto pedagogico forte e senza mezzi termini per contrastare l’opzione stupefacente offrendo alle nuove generazioni modelli e attrattori più appetibili e degni di essere condivisi e vissuti. Ma in questo sforzo – conclude Patriciello– l’allerta e la responsabilità dei genitori restano le premesse dell’intero discorso: un faro insopprimibile e senza il quale ogni altro intervento rischia di essere al buio e di non avere, di fatto, reali destinatari.