Bronzi “fashion”? Sorgonà: il Comune chieda i danni d’immagine
“Sui Bronzi si sono scritti fiumi di parole e sono nate guerre di ogni tipo, sia campanilistiche che di carattere squisitamente artistico-culturale. Proprio mentre infuria ancora la polemica sulla “richiesta” provocatoria di Sgarbi per l’EXPO, sostenendo la vile tesi che a Reggio sono ostaggi della ‘ndrangheta, le nostre statue subiscono un affronto che oltrepassa la soglia dell’Arte e sconfina nel pessimo gusto.Fotografati agghindati con boa di struzzo e perizoma... come fossero in un night club!". E' quanto afferma un una nota stampa di Filippo Sorgonà del Movimento Reggio, nella quale aggiunhe ce "Di solito per fare servizi fotografici elementari ed a fini didattici o editoriali servono molti passaggi burocratici senza neppure essere sicuri dell’ottenimento dell’autorizzazione, ed ora chi ha concesso questa possibilità?"
"Gli scatti - spoega lo stesso Sorgonà - sono del fotografo Gerald Bruneau, reporter internazionalmente noto per i suoi “servizi” che hanno già provocato l’opinione pubblica con campagne come quella relativa alla statua di Paolina Bonaparte del Canova, e sulla scelta artistica si può o meno essere favorevoli; la questione reale invece riguarda la scandalosa “autorizzazione” a poterlo fare incuranti del ritorno d’immagine che le statue ed una città , già “trash” di suo , avrebbero avuto. Se è vero come è vero che le antiche statue vengono percepite come “patrimonio universale”di bellezza ed armonia è anche vero che questo “status” viene terribilmente intaccato e compromesso dal trasformare fattivamente la loro autorevolezza estetica in “oggetto di consumo visivo” di concetto post-industriale molto “pop-trash” e poco “Art”.
"Se il tentativo era quello di attirare l’attenzione è riuscito in pieno ma - aggiunge la nota - mentre il fotografo Bruneau aumenterà le sue quotazioni, la città di Reggio ed i Bronzi stessi subiscono di fronte ai media internazionali un ulteriore danno ad un’immagine già ordinariamente compromessa da atavici problemi locali che la presenza delle Statue, normalmente, aiuta a trascendere offrendo uno spaccato diverso di Cultura ed un “punto di fuga” culturale che sembra non essere caro, a tal punto, neppure ai tutori istituzionali di questo immenso patrimonio".
Il Movimento Reggio chiede dunque che vengano "formalmente adottati i giusti provvedimenti verso chi ha autorizzato, incurante del parere cittadino, questa operazione dai caratteri anche speculativi e che il Comune di Reggio chieda i danni all’Immagine cittadina.”