Proto: “Potenziare il reparto di oncologia e attivare la radioterapia”
“In una città che soffre di gravi problemi ambientali ed in cui l’incidenza di malattie oncologiche è crescente, non è accettabile che vi siano pazienti costretti a viaggi quotidiani per ottenere le cure a loro necessarie, nonostante la volontà e l’impegno indefesso dei medici e degli operatori sanitari del reparto di oncologia di Crotone che tamponano i problemi quotidiani e costanti”. Lo dichiara il presidente del Consiglio provinciale di Crotone, Benedetto Proto, in merito ai viaggi della speranza dei pazienti oncologici a Catanzaro per la radioterapia.
“Il servizio sanitario pubblico non può avere una visione miope mentre contemporaneamente imprenditori privati mostrano maggiore interesse e tempestività verso un settore che incide sui i diritti fondamentali di ogni cittadino. Proprio per questo ho proposto nel 2011 che venisse garantito il servizio dall’associazione “Cirenei Oggi” ed insieme a tutta l’amministrazione provinciale abbiamo, pur non avendo competenze dirette in materia, sopperito a queste carenze. Non può però essere una costante la volontaria solidarietà da parte dei rappresentanti politici, perché di certo non sarebbe la soluzione definitiva al problema.
Nell’immediato sicuramente è necessario individuare una nuova fonte di finanziamento tenendo conto che la provincia non può più nella sua nuova fisionomia prendere decisioni di tal genere. Una scelta che allora ha significato far dialogare e mettere a sistema più soggetti, la provincia, le associazioni di volontariato e due strutture sanitarie, quella di Crotone e quella di Catanzaro, questo a dimostrazione che è possibile collaborare ed ottenere risultati utili ad intere comunità. Sul lungo periodo, però, i rappresentanti politici hanno il dovere di trovare soluzioni repentine e risolutive ad una questione tanto importante. E’ chiaro che a mio parere l’unica strada è quella di investire ed incrementare i servizi sanitari del reparto di oncologia del San Giovanni di Dio di Crotone, realizzando anche il servizio di radioterapia. Questo comporterebbe più risultati, oltre ad una maggiore serenità nelle famiglie dei malati oncologici permetterebbe anche agli operatori sanitari di lavorare in maniera più efficiente ed evitare la costante emergenza in cui sono costretti attualmente ad operare”.