Sanità. Marrelli a Proto: “accanimento terapeutico nei confronti dei privati”

Crotone Salute

Riceviamo e pubblichiamo.

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“La razionalizzazione delle risorse su scala nazionale, con l’obiettivo di cancellare gli sprechi, tocca ormai ogni Ente, pubblico o privato che sia. In campo sanitario, la ripartizione del fondo nazionale ha risparmiato la Calabria, riconoscendole una somma superiore a quella stanziata negli anni precedenti. Si tratta adesso di programmare con intelligenza una rete ospedaliera capace di dare risposte alla enorme domanda di tutela della salute che spesso, troppo spesso, trova soluzione fuori dai confini regionali. E tra i criteri da seguire non v’è dubbio che rintracciamo quello di una vera complementarietà tra l’offerta pubblica e quella privata. Basta scorgere l’elenco dei centri radioterapici d’Italia per capire che si può raggiungere risultati positivi con una attenta visione d’insieme.

In Calabria sono tre i centri di radioterapia oncologica: Catanzaro, Cosenza e Reggio Calabria. Ed è così forte l’esigenza di non lasciare scoperti altri territori regionali che il nostro Gruppo ha immaginato di investire in questo campo, ribadiamo con risorse esclusivamente private, nel tentativo di aiutare i pazienti crotonesi a trovare un servizio d’eccellenza a casa propria. Il fatto che oggi vi sia più di un esponente politico a rilanciare l’esigenza, significa che abbiamo visto giusto.

Certo, colpisce la tempistica di alcune dichiarazioni. Come anche i riferimenti all’imprenditoria privata, che fanno rilevare agli stessi operatori dell’informazione questa sorta di accanimento, per alcuni forse terapeutico, nei confronti di ogni iniziativa marchiata Marrelli.

Una volta era la politica ad indicare il percorso, ad avere la visione. In questi anni la politica, almeno dalle nostre parti, arriva sempre dopo. E magari lo fa solo per avere duemila battute di gloria. O aggiungere altro fumo negli occhi della pubblica opinione. Per esempio: che significa proporre il servizio di radioterapia presso l’Ospedale San Giovanni di Dio, come fa l’ex Presidente del Consiglio provinciale di Crotone Benedetto Proto, sapendo che le risorse pubbliche non sono sufficienti ad immaginare un investimento di questa natura? E come mai la proposta arriva oggi? Per dirla con un adagio andreottiano, a pensar male si fa peccato, ma…

Naturalmente, per offrire maggiore serenità alle famiglie crotonesi, bisognerebbe chiedere “a chi di competenza” (?) di aprire al San Giovanni di Dio un centro di ricerca per la sindrome di Tourette, la SLA e le cellule staminali, e un paio di elicotteri per il pronto soccorso. Le famiglie naturalmente aspettano di sapere come il pubblico finanzierà tutti questi grandiosi propositi.

Non ho sufficienti elementi per poter affermare che la nuova configurazione delle Province disegni una rete istituzionale in grado di snellire la burocrazia e ridurre i costi della politica. Ma se mi limito a riflettere sull’ultima disquisizione dell’ex Presidente Proto, collocato tra gli esponenti del centrodestra, allora dico che forse una diminuzione di personale politico locale non potrà che giovare al nostro territorio”.

Lorenzo Marrelli, Marrelli Hospital di Crotone


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