Sicurezza. Nel 2014: 480 arresti, 1030 denunce e 10 latitanti presi
L’impegno profuso dalle donne e dagli uomini appartenenti alla Polizia di Stato in occasione delle festività natalizie si concretizza, come ogni anno, con il piano predisposto dal Questore di Reggio Calabria, Guido Nicolò Longo, che prevede l’intensificazione dei servizi di prevenzione e controllo del territorio ordinariamente predisposti con l’impiego di numerosi equipaggi sia in Città che in Provincia, quale prosecuzione dell’azione già positivamente svolta nel corso di tutto l’anno 2014.
Ed è proprio da ritenersi decisamente lusinghiero il bilancio dell’attività espletata in Provincia dalla Polizia di Stato che è stata ed è tutt’ora fortemente impegnata in tutti i settori della prevenzione con particolare riguardo alla gestione dell’Ordine Pubblico, caratterizzato da numerose manifestazioni di protesta acuite dalla contingente crisi economica, del controllo del territorio attraverso i positivi risultati nel contrasto alla criminalità c.d. “diffusa”, nonché quello della lotta alla criminalità organizzata, con il raggiungimento di eccellenti risultati, così rispondendo alla sempre maggiore richiesta di sicurezza da parte della cittadinanza.
Una voce particolarmente significativa degna di menzione è rappresentata dall’impegno operativo degli appartenenti al corpo costituito dal considerevole sforzo profuso, unitamente ad altre componenti delle Forze di Polizia e delle istituzioni locali, per fronteggiare l’emergenza sbarchi, particolarmente accresciutasi nel corso dell’anno.
Basti pensare a tal proposito che, sia nell’ambito dell’operazione umanitaria “Mare Nostrum” che in altre circostanze sono stati soccorsi in questa Provincia ed a Reggio Calabria in particolare oltre 15.000 migranti per un totale di 32 sbarchi, di cui ben 27 avvenuti presso il locale porto. Il grande spirito di sacrificio ed umanità del personale dell’Ufficio Immigrazione della Questura che ha contraddistinto l’opera di prima accoglienza ed assistenza quindi di identificazione e gestione dei migranti provenienti per lo più da zone di guerra o considerate a rischio, sotto l’abile e sapiente regia del Prefetto Claudio Sammartino, ha consentito di garantire sempre con successo l’Ordine e la Sicurezza Pubblica dando globalmente prova di efficienza ed apertura anche verso problematiche di dimensione e valenza ultraprovinciale.
Entrando propriamente nel dettaglio relativo ai risultati conseguiti, si tenga presente che nel corso dell’anno sono state arrestate dal personale della Polizia di Stato operante in Reggio Calabria e Provincia 480 persone e ne sono state denunciate a piede libero 1030. Il contributo alla tutela della sicurezza pubblica offerto dal personale delle specialità Polizia Postale, Polizia Ferroviaria e Polizia Stradale è stato pari a 72 arresti e 310 persone denunciate in stato di libertà.
Rilevante è anche il dato relativo ai sequestri e alle confische dei beni nei confronti della criminalità organizzata, ammontante ad un valore complessivo di 49 Milioni di euro, con un dato in crescita rispetto al precedente anno 2013.
Incessante è stata l’attività svolta dalla Squadra Mobile e dai 9 Commissariati distaccati di P.S. della Provincia nei confronti delle cosche di ‘ndrangheta concretizzatasi in 17 operazioni di polizia, di cui 2 di carattere internazionale e 5 finalizzate alla cattura di altrettanti pericolosi latitanti. Tra le più importanti indagini svolte si possono annoverare le seguenti operazioni:
“New Brigde”, svolta dalla Squadra Mobile e dal Servizio Centrale Operativo, nell’ambito del protocollo d’intesa fra il Dipartimento della Pubblica Sicurezza ed il Federal Bureau of Investigation degli U.S.A., nei confronti di 18 soggetti accusati, a vario titolo, di aver preso parte ad un’organizzazione transazionale finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti del tipo eroina e cocaina tra la Calabria e l’America, e che avrebbe avuto come riferimento la famiglia di ‘ndrangheta degli Ursino di Gioiosa Jonica (RC) e quella mafiosa siciliana dei Gambino di New York City, collegata ad un altro gruppo mafioso armato insediatosi nel territorio di Montefalcone di Val Fortore (BN).
“Operazione Deus” eseguita nei confronti di 16 persone che sarebbero legate alla ‘ndrangheta, nella sua articolazione denominata cosca Crea di Rizziconi (RC) e per la consumazione dei delitti di estorsione pluriaggravata, intestazione fittizia di beni e truffe alla Comunità Europea. Le indagini esperite hanno evidenziato che la menzionata cosca, ricorrendo a minacce ed a veri e propri atti intimidatori, era riuscita a provocare il sostanziale isolamento di un ex Amministratore Comunale, all’evidente scopo di annullarne l’azione politica non gradita, determinando, altresì, attraverso le dimissioni dei consiglieri comunali, lo scioglimento degli organi di governo locali.
“Operazione Morsa sugli appalti”, svolta da personale della Squadra Mobile e del Commissariato P.S. di Siderno, nei confronti di 29 persone ritenuti responsabili, a vario titolo, di associazione mafiosa transnazionale, estorsione e turbata libertà degli incanti.
“Operazione Il Padrino”, svolta dalla Squadra Mobile nei confronti di 25 soggetti, accusati, a vario titolo, di associazione mafiosa legata alle articolazioni di vertice della ‘ndrangheta reggina costituite dalle cosche De Stefano e Tegano di Reggio Calabria, favoreggiamento personale e procurata inosservanza della pena, aggravati dall’aver favorito la latitanza del presunto boss Giovanni Tegano, del 1939, ritenuto vertice indiscusso della omonima struttura criminale, catturato dalla Squadra Mobile di Reggio Calabria nell’aprile 2010.
“Operazione Orso”, condotta dalla Squadra Mobile e dal Commissariato di P.S. di Palmi, nei confronti di 15 persone appartenenti alla cosca di ’ndrangheta dei Gallico, operante in Palmi e comuni limitrofi, ritenuti responsabili, a vario titolo, di associazione mafiosa, riciclaggio ed intestazione fittizia di beni.
“Operazione Abbraccio” svolta dalla Squadra Mobile con il coordinamento dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro nei confronti di 7 soggetti, appartenenti alla famiglia di ‘ndrangheta dei Bellocco di Rosarno, ritenuti responsabili di associazione a delinquere di stampo mafioso e corruzione in atti giudiziari.
“Operazione Vecchia Guardia”, svolta dalla Squadra Mobile, nei confronti di 6 persone ritenute responsabili di associazione a delinquere di stampo mafioso ed estorsione aggravata nei confronti di un imprenditore agricolo.
“Operazione Cravatta”, svolta dalla Squadra Mobile e dal Commissariato P.S. di Villa San Giovanni nei confronti di 4 soggetti, ritenuti responsabili del reato di usura, estorsione e violenza privata, delitti aggravati dal metodo mafioso che esercitavano in Villa San Giovanni e comuni limitrofi mediante una illecita e redditizia attività usuraria ai danni di alcuni imprenditori e professionisti locali.
“Operazione Caffè Mary”, svolta nei confronti di 4 soggetti, tutti inseriti nella cosca denominata “Ficareddi”, federati al più carismatico clan Serraino, ritenuti responsabili, in concorso, dei delitti di tentata estorsione ed intestazione fittizia di beni.
Giova ricordare, altresì, la cattura di 10 latitanti tra i quali si annovera Nicola Pignatelli, ricercato dal 3.05.2011 ed inserito nell’elenco dei latitanti pericolosi stilato dal Ministero dell’Interno (ex elenco dei “100”), in quanto elemento di spicco appartenente alla cosca Aquino-Mazzaferro di Marina di Gioiosa Jonica (RC).
Domenico Loiaconi, irreperibile fin dal novembre 1992, rintracciato presso l’Aeroporto di Santo Domingo a seguito di importanti attività di cooperazione di polizia che ha visto coinvolti anche FBI e Interpol, ricercato per il reato di traffico internazionale di stupefacenti.
Vincenzo Crisafi, ritenuto vicino alla cosca Romeo e Giorgi di San Luca, ricercato per traffico internazionale di sostanze stupefacenti.
Pasquale Bifulco, latitante fermato in Perù, ritenuto personaggio di spicco in organico alla cosca mafiosa Ietto - Cua – Pipicella, operante a Natile Di Careri (RC).
Bruno Palamara, ritenuto elemento di spicco delle famiglie di ‘ndrangheta dei Palamara, Maviglia e Staiti, operanti nel versante jonico della Provincia di Reggio Calabria e in particolare nei Comuni di Africo, Bianco e Brancaleone. Infine, si segnalano gli arresti di: Antonino Pricoco e Gioele Carmelo Mangiola, ritenuti responsabili, in concorso tra loro, del duplice tentato omicidio di Filippo Nocera e Francesco Barreca, avvenuto in questo centro nel marzo 2012 e Pietro Bruno, ritenuto responsabile dell’omicidio del cittadino polacco Marcin Krol avvenuto a Reggio Calabria lo scorso 20 agosto.
Inoltre, ad un totale di 64 persone segnalate all’autorità amministrativa, si aggiungono, con un netto incremento rispetto allo scorso 2013, un totale di 205.300 persone controllate con 3.400 contravvenzioni per violazioni al codice della strada, elevate specie nell’ambito dei controlli disposti in occasione dei fine settimana e finalizzati alla prevenzione degli incidenti stradali.
Con compiti di “cabina di regia”, infatti, l’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico, ha assicurato il monitoraggio dei vari dispositivi territoriali, garantendo un efficace servizio di prevenzione e controllo del territorio anche nelle aree portuali, del litorale cittadino e dello scalo aeroportuale, attività particolarmente incrementata in occasione delle festività che vedono detti luoghi caratterizzati da un cospicuo aumento delle presenze di viaggiatori di ritorno in Calabria.
Di particolare impatto e significativa valenza per i rapporti sinergici creatisi tra le Forze di Polizia a competenza generale e locale nonché con le altre istituzioni, è da registrare l’avvio nel corso dell’anno, del Piano di azione Nazionale e Transnazionale – Focus ‘Ndrangheta, voluto da Capo della Polizia-Direttore Generale della Pubblica Sicurezza e coordinato in sede provinciale ed interprovinciale dalla Prefettura-UTG. Il Piano, che ha definito una complessiva strategia di governance di prevenzione e contrasto al fenomeno ‘ndrangheta e alle sue ramificazioni, intende riaffermare i valori della legalità intervenendo in tutti gli ambiti e settori che contribuiscono al rafforzamento del senso di fiducia nei confronti delle istituzioni e che creano, di fatto, vicinanza dello Stato al territorio. Basti citare, tra i molteplici interventi effettuati, quelli condotti in ambiti quali il controllo delle attività produttive e commerciali, il contrasto all’abusivismo nelle sue molteplici forme, le attività di smaltimento e trattamento rifiuti, le attività di controllo in ambito edilizio.
Oltre ai positivi risultati ottenuti nel campo della prevenzione e repressione dei reati, significativo e costante è stato l’impegno profuso dalla Polizia di Stato reggina, sotto la guida del Questore della Provincia, Guido Nicolò Longo, al fine di assicurare l’Ordine Pubblico ed il diritto di manifestare, costituzionalmente garantito, dei cittadini.
Le numerose vertenze che hanno caratterizzato la nostra Provincia, tra tutte quelle relative ai lavoratori delle ex municipalizzate Multiservizi e Leonia, dei lavoratori del comparto LSU/LPU e tanti altri, hanno impegnato con grande sforzo il personale della Questura di Reggio Calabria, in particolare la D.I.G.O.S., ed i Funzionari preposti dal Questore ai relativi servizi. Questi ultimi, con grande impegno e pazienza, hanno svolto spesso il ruolo di mediatori dei conflitti sociali, avvalendosi anche della preziosa collaborazione degli operatori di Polizia “professionisti” dell’Ordine Pubblico appartenenti al XII° Reparto Mobile, di tutte le altre Forze di Polizia nazionali e locali poste a disposizione del Questore e degli uomini del Gabinetto Regionale di Polizia Scientifica.
Si ricorda in particolar modo, non solo per il notevole impegno organizzativo che ha visto coinvolti centinaia di uomini ma soprattutto per il lodevole significato simbolico, la pianificazione e la gestione dei servizi connessi all’applicazione della risoluzione 2118 (2013) del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite finalizzata alla eliminazione delle armi chimiche dell’arsenale militare siriano. Nel quadro delle misure adottate di seguito alla citata risoluzione, in data 1 e 2 luglio, presso il Porto di Gioia Tauro, in piena sicurezza e senza alcuna turbativa all’Ordine Pubblico, sono avvenute le operazioni di transhipment degli agenti chimici dal mercantile danese “Ark Futura” alla nave militare statunitense “Cape Ray” che, dopo il caricamento delle sostanze chimiche, si diresse verso acque internazionali nel bacino del mediterraneo per l’avvio delle opere di neutralizzazione mediante processo di idrolisi.
Il Questore della Provincia di Reggio Calabria ed i suoi uomini presenti in tutte le articolazioni e specialità della Polizia di Stato, assicurando sempre il massimo impegno in direzione di una sempre maggiore sicurezza reale e percepita, nel rivolgere a tutti i cittadini la necessaria raccomandazione di utilizzare con estrema cautela, per festeggiare il nuovo anno, esclusivamente artifici pirotecnici non pericolosi regolamentati dalla normativa vigente, augura alla Città ed alla Provincia tutta, un felice 2015.