Coldiretti e Urbi, frane a Oriolo esempio di vincoli che bloccano la prevenzione
Pietro Molinaro e Marsio Blaiotta, rispettivamente presidente di Coldiretti e URBI (Unione Regionale delle Bonifiche) Calabria si sono recati ad Oriolo, paesino colpito duramente da una frana che tuttora sta interessando il territorio.
"Oriolo, è il paradigma e l’esempio concreto di quello che non bisogna fare – hanno sottolineato – infatti gli eventi franosi sono noti da tempo ma anche i soliti vincoli burocratico-amministrativi, ad esempio il rispetto del patto di stabilità non permettono gli interventi di prevenzione. Infatti, nel caso specifico, il Comune di Oriolo, come ha informato il sindaco, aveva deliberato un mutuo di 800milioni di € ma purtroppo proprio per le pastoie del patto di stabilità non è stato possibile utilizzarli ed oggi “intervenire, oltre ai notevoli disagi, costerà molto ma molto di più”.
"Quello che chiediamo subito – affema Molinaro - è il riconoscimento dello stato di calamità per l’agricoltura e per questo già abbiamo attivato tutti i e le interlocuzioni necessarie. L’altra cosa, che chiediamo alla Regione è un bando urgente riferito alla misura 126 del Piano di Sviluppo Rurale. Sono queste proposte che si possono rapidamente attuare. Il problema è sempre lo stesso: si spendono milioni di euro, con Ordinanze di Protezione Civile, per far fronte continuamente alle emergenze idrogeologiche senza una seria programmazione degli interventi di prevenzione e mitigazioni dei rischi. La terra frana anche perché sono dimezzati gli agricoltori nelle aree marginali che se ne prendevano cura e ciò è avvenuto soprattutto per la mancanza di concrete opportunità economiche e sociali, con una conseguente riduzione del presidio e della manutenzione delle opere di protezione”.
"Se Oriolo è l’attuale ed ennesimo modello di quello che non bisogna fare - aggiunge il presidente di Coldiretti - l’obiettivo è quindi quello di accendere l’attenzione della politica su questi temi evidenziando la necessità di pianificare e programmare le politiche territoriali nei prossimi anni”. "Governo del territorio, semplificazione normativa, reperimento e continuità delle risorse economiche (che ci sono) per un’efficace politica di prevenzione, questo è ciò che la Coldiretti e l’Urbi chiedono al Governo Regionale in coerenza con quanto giustamente affermato dal Presidente Oliverio in occasione del discorso programmatico di insediamento. Per intanto - conmclude - il sistema dei Consorzi di Bonifica, dopo una rapida ricognizione metterà a disposizione uomini e mezzi per intervenire sulle situazioni più critiche".