Peppe Voltarelli alla chiusura del Corigliano Calabro fotografia
Corigliano Calabro Fotografia, meno due giorni all’inizio dell’evento. Sarà Peppe Voltarelli il protagonista del concerto di chiusura della tredicesima edizione. L’artista si esibirà nel piazzale del Castello Ducale, domenica 19 luglio alle 22,30. Nel programma ideato dal direttore artistico, Gaetano Gianzi, insieme ai responsabili dell’organizzazione Giorgio Tricarico e Alessia Alboresi e con la collaborazione dei membri dell’Associazione Corigliano Calabro Fotografia, trova spazio un’offerta culturale molto ampia: workshop, incontri, presentazione di libri e la prestigiosa tappa di Portfolio Italia 2015 che premierà il vincitore con una fotocamera Fujifilm X-A2. Orari e dettagli sugli eventi del festival on line sul sito www.coriglianofotografia.it.
Foto, incontri e mostre racconteranno il mare magnum dell’AGROALIMENTARE all’interno di questa edizione di Corigliano fotografia 2015. Il 18 luglio saranno inaugurate le mostre che resteranno aperte fino al 30 settembre nella splendida cornice del maniero ausonico. Personali di grande valore con la presenza di fotografi come Niccolò Biddau, Francesco Francaviglia e Giuseppe Torcasio. Spazio ai giovani talenti con la collettiva Fresh, young italian fotographers.
Peppe Voltarelli, artista che chiuderà l’evento, è un cantautore in grado di conquistare il pubblico di festival prestigiosi come Avignone Off dove si è esibito in uno spettacolo a metà fra musica e teatro. Dal cinema (La vera leggenda di Tony Vilar) al palco del Primo Maggio dove è salito per ben tre volte, Peppe è un artista giramondo: concerti in tutto il mondo in città come Buenos Aires, New York, Portland, Seattle, Los Angeles, Bruxelles, Barcellona, Colonia.
Ha composto la colonna sonora per Tatanka, film del regista calabrese Giuseppe Gagliardi ispirato a un racconto di Roberto Saviano. Ultima notte a Mala Strana è l’album con cui vince il prestigioso Premio Tenco nel 2010. Voltarelli ha il potere di raccontare il Sud con ironia, intelligenza e quel senso dell’assurdo tipico del pensiero meridiano. E anche l’autorevole New York Times, nelle pagine culturali, dedica un articolo al talento del cantautore calabrese. -