Insula: usura e estorsione, due condanne con il rito abbreviato
Primo traguardo per l'operazione "Insula" condotta dalla Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro contro il clan Arena di Isola Capo Rizzuto. Oggi, infatti, il gup di Catanzaro Domenico Commodaro, al termine del processo con rito abbreviato (che comporta lo sconto di un terzo della pena), ha condannato a 6 anni di carcere più 1200 euro di multa Salvatore Arena e Luigi Tarasi per i reati di usura ed estorsione aggravati dall'articolo 7 ossia dalle modalità mafiose. Il giudice non ha invece ritenuto sussistente l'accusa di associazione per delinquere di stampo mafioso.
Il collegio difensivo era composto dagli avvocati Luigi Falcone, Luigi Colacino e Mario Prato. La pubblica accusa era rappresentata dal pm, titolare del fascicolo, Domenico Guarascio. È invece attesa per il 22 settembre la sentenza del processo con rito ordinario in corso di svolgimento a Crotone. Il sostituto procuratore ha chiesto una condanna a sei anni di carcere per l'ex sindaco di Isola Capo Rizzuto Carolina Girasole accusata di corruzione elettorale, turbativa d'asta e abuso d'ufficio. Stessa richiesta è stata avanzata per Francesco Pugliese, marito dell'ex primo cittadino.
Secondo l'accusa, alle amministrative del 2008 Carolina Girasole, candidata con la lista civica Sinistra Arcobaleno, sarebbe stata eletta sindaco con i voti della cosca Arena, ottenuti anche grazie alla mediazione del marito; quindi avrebbe ricambiato il favore consentendo che gli Arena continuassero a coltivare finocchi su terreni che erano già stati confiscati dalla magistratura alla cosca e favorendo la ditta che si aggiudicò l'appalto per la raccolta dei finocchi, indicata dagli stessi Arena. Per questo la pubblica accusa ha chiesto la condanna a 14 anni di reclusione per il boss di Isola Capo Rizzuto Nicola Arena e per i due figli Pasquale e Massimo Arena a 14 anni di reclusione.
La condanna a 5 anni di reclusione è stata chiesta per Domenico Battigaglia, che nella giunta di Girasole rivestiva la carica di assessore all'agricoltura. Quattro anni di reclusione per Antonio Demeco, titolare della ditta che vinse l'appalto per la raccolta dei finocchi, così come per Antonio Guarino e Paolo Lentini, titolari delle altre due ditte che parteciparono alla gara. (AGI)