Frana rione Canalicchio, Movimento 5 stelle: “Cattiva amministrazione?”
“Nei giorni scorsi è comparsa una notizia secondo la quale l’Ufficio del Commissario straordinario delegato per l’attuazione degli interventi per la mitigazione del rischio idrogeologico nella Regione Calabria avrebbe concluso l’iter di aggiudicazione dei lavori relativi alla sistemazione della frana di Cutro, in località Canalicchio-San Rocco. Si, avete letto bene, la frana di Canalicchio-San Rocco, la stessa che già negli anni novanta del secolo scorso era stata segnalata come frana attiva ad alto rischio per l’abitato del centro storico e di elevato pericolo per l’incolumità delle persone”. È quanto scrive il Meetup di Cutro.
“Già nel 1998 l’allora commissario ad acta per la redazione del PRG Bernardo Rossi Doria nelle controdeduzioni al Piano evidenziava l’area di frana in questione e ne fissava vincoli e prescrizioni. Anche il PAI (Piano di Assetto Idrogeologico) del 2001 riportava la stessa area come: “zona franosa superficiale attiva”.
Nonostante questa spada di Damocle incombesse sulla testa dei cittadini di quel rione, bisogna attendere il 2010 per vedere l’intervento finalmente inserito nell’accordo di programma siglato tra Regione Calabria e Ministero dell’Ambiente, finalizzato alla “programmazione e al finanziamento di interventi urgenti e prioritari per la mitigazione del rischio idrogeologico”. Ma è nel 2012 che finalmente con la delibera CIPE n. 8/2012 vengono stanziati 500.000 euro per il progetto: “interventi di consolidamento in località Canalicchio-San Rocco nel comune di Cutro”. Successivamente, per ridurre al minimo i tempi di realizzazione dell’opera, l’intervento è stato dichiarato “urgente” per consentire all’Ufficio del Commissario straordinario di appaltare l’opera con procedura ristretta semplificata o negoziata senza previa pubblicazione di un bando.
Dopo circa quatto lustri, quattro programmi comunitari, diversi governi nazionali e regionali di centrodestra e centrosinistra, cinque Sindaci (Migale1, Sulla, Gerace, Migale2 e Migale3) sembrerebbe che la soluzione sia a portata di mano. Il condizionale è d’obbligo visto che per il momento è stato aggiudicato l’appalto alla ditta Essequattro Costruzioni srl per un importo di € 309.167,00, ma dalle nostre parti “i lavori si sa quando iniziano ma non sa quando terminano”. E se terminano si spera siano appropriati ed eseguiti a regola d’arte. La cosa che ci riempie di stupore è che dopo circa un ventennio di inefficienza della macchina politico-amministrativa mai nessuno ha chiesto scusa ai cittadini per i disagi arrecati e i ritardi accumulati. Al contrario, il giorno dopo l’aggiudicazione dell’appalto sono arrivati subito le rivendicazioni per i meriti di questo “importante risultato”.
Intanto la frana sta lì, e nel suo lento e imperterrito movimento mette a rischio e pericolo abitazioni e famiglie. E nel frattempo l’area di frana è diventata una discarica a cielo aperto e tutto ciò in un incomprensibile silenzio dei cittadini e la totale indifferenza di istituzioni e autorità preposte al governo e controllo del territorio”.