Intimidazioni, la solidarietà di Lanzetta e Scarfò
“La nostra solidarietà e vicinanza al Presidente della Commissione Regionale anti ‘ndrangheta Antonio Bova e alla sua famiglia. Siamo amareggiati e sgomenti dalla diffusione di questi atti criminali che in Calabria hanno raggiunto un livello anche di impunità inaccettabile. Le forze dell’ordine sono pronte a compiere più del loro dovere per individuare i responsabili, ma sappiamo tutti che questo spesso non basta”. È quanto scrivono Maria Carmela Lanzetta e Giovanni Scarfò.
“Ancora, nonostante gli incontri e i tavoli tematici, probabilmente mancano quelle iniziative forti ed efficaci di natura amministrativa e legislativa che consentano di porre in essere gli strumenti per spezzare la dinamica di questi atti intimidatori. La riprova sta ne fatto che, nonostante le giuste e doverose iniziative di solidarietà e atti intrapresi, le azioni criminali continuano senza sosta anche con atteggiamenti inquietanti nei confronti dei famigliari del procuratore Nicola Gratteri.
Conosciamo lo spirito democratico e i valori ideali che animano il consigliere Bova e siamo sicuri che non si tirerà indietro. Ma il Sindaco di Gioiosa Ionica, già oggetto di ben tre intimidazioni, ha dichiarato che, se dovessero continuare, potrebbe decidere di non proseguire l'attività amministrativa soprattutto per rispetto verso i propri famigliari. Se ciò dovesse accadere sarebbe una sconfitta tout court del nuovo corso amministrativo, democratico e solidaristico in atto nei nostri territori”.