Il Comitato Anpi per il sì al referendum sulle trivellazioni
“Saremo chiamati il prossimo 17 aprile ad esprimerci col nostro voto al Referendum sulle trivellazioni. Prima di tutto rimandiamo al mittente l’invito, da qualunque parte provenga, di rimanere a casa nell’intento deprecabile di far mancare il quorum. Una pratica, questa dell’invito all’astensione, davvero preoccupante quando si pensa che nel nostro paese la disaffezione al voto è già molto alta”. È quanto scrive il comitato Provinciale Anpi Catanzaro.
“Non si difendono le proprie ragioni in una democrazia sconsigliando la partecipazione delle donne e degli uomini al Referendum. Per una Associazione come la nostra - erede dei Partigiani che hanno combattuto e sono morti per riportare la democrazia e la libertà dopo venti anni di dittatura – ascoltare politici che hanno giurato sulla Costituzione discettare sull’inutilità del voto è davvero troppo. L’articolo 75 della Carta Costituzionale non contempla la possibilità né per i Partiti né per chi governa di boicottare il Referendum. La disinformazione e l’oscuramento di gran parte della stampa e televisioni varie completano il difficile quadro della scadenza referendaria. Per farsi un’idea basta leggere le rilevazioni dell’Authority laddove parla di vuoto totale dei media sull’appuntamento referendario soprattutto della TV di Stato – quella a cui paghiamo il canone. Comitati ed esperti a vari livelli si sono espressi in modo convincente sulle ragioni del sì.
“Nove Regioni di diverso orientamento politico hanno chiesto il Referendum. Basterebbe già questo per rendersi conto dell’importanza del quesito referendario, ovvero, come impedire trivellazioni a vita delle nostre coste. Sul merito dei problemi avremo modo di parlare più approfonditamente nei prossimi giorni. Possiamo dire con certezza che se il Governo e la sua maggioranza puntano all’astensione evidentemente il Referendum non è inutile come vorrebbero far credere. Gli interessi in gioco sono tanti. Si tratta di scegliere tra le compagnie petrolifere e le loro speculazioni, oppure la salvaguardia dei nostri mari, dell’ambiente e della salute delle persone. Ci sentiamo da subito tutti impegnati a convincere elettrici ed elettori a recarsi ai seggi il 17 aprile per votare SI al Referendum”.