Calvo (Riformisti italiani): votare si al referendum del 17 Aprile

Crotone Attualità

Facciamo un accorato appello a tutti gli elettori Crotonesi affinchè, al referendum del 17 aprile, si pronuncino, con fermezza e con decisione, in favore dell’abrogazione del comma 17 dell’art. 6 del D.Lgs 3/4/2006 n. 152. Le operazioni di trivellazione, finalizzate all’estrazione di metano ed alla ricerca di altri idrocarburi, sia liquidi che gassosi, che ormai da decenni insistono nel mare antistante la costa crotonese, hanno già arrecato al territorio alcuni danni tangibili sia dal punto di vista ambientale, come la subsidenza, l’erosione della stessa costa e gli smottamenti del terreno in località Capo Colonna, sia da quello economico per le ripercussioni sull’attività ittica che risente sensibilmente della riduzione delle catture di numerosi esemplari di pesci commerciali e, di conseguenza, del calo della pescosità del mare per il suo progressivo spopolamento."Lo dichiara in una nota Michele Calvo coordinatore provinciale dei "Riformisti Italiani.

"Inoltre, il rinvenimento, da parte di un’equipe - aggiunge Calvo - formata da ricercatori dell’Ingv (Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia), del Cnr (Igag), delle Università di “Roma Tre”, Messina e Cosenza, della presenza di una mega frana nel Mar Ionio, al largo di Crotone, che ha origine a terra nella penisola di Crotone-Capo Rizzuto e si sposta sempre più verso mare, superando gli otto millimetri di avanzamento l’anno, dovrebbe di per sé essere motivo di sospensione di qualsiasi attività estrattiva nel nostro mare."

"Non si può escludere, - conclude la nota - data anche la presenza della mega frana, che ulteriori operazioni di perforazione nel sottosuolo marino, prolungate ed intensificate nel tempo, possano provocare un disastro ambientale le cui conseguenze sarebbero più gravi di quelle che, ad oggi, si possono prevedere!Invitiamo, pertanto, tutti gli elettori a manifestare un forte dissenso ed una netta contrarietà allo sfruttamento del nostro territorio da parte delle compagnie petrolifere e, di conseguenza, con una chiara dimostrazione di senso civico e di amore per la propria città, a votare “sì” al referendum per cancellare la norma che consente alle stesse compagnie petrolifere di estrarre gli idrocarburi fino all’esaurimento del giacimento."