Beccato più volte in giro, nonostante la sorveglianza speciale. Torna in manette 26enne
È tornato in carcere, Umberto Bellocco, 26enne già noto alle forze dell’ordine. I carabinieri di Rosarno hanno infatti eseguito un provvedimento di applicazione della misura di sicurezza detentiva nei confronti dell’uomo, che sarebbe vicino all’omonima cosca di ‘ndrangheta operante nella Piana di Gioia Tauro ed in altre regioni del Nord.
Il 26enne, già sottoposto alla libertà vigilata a seguito di una condanna per associazione per delinquere di tipo mafioso (nel 2014), sarebbe stato sorpreso dai Carabinieri a violare le prescrizioni imposte.
Sebbene gli fosse stata revocata la patente di guida, avrebbe continuato ad usare la sua autovettura e una motocicletta, non esitando a frequentare soggetti già gravati da diversi precedenti di polizia e orbitanti nel contesto criminale rosarnese.
Per queste ragioni, l’Ufficio di Sorveglianza di Reggio Calabria, tenendo conto delle numerose segnalazioni, ha deciso la prosecuzione della misura di sicurezza e la sostituzione con quella più grave della reclusione nella Casa Lavoro di Vasto, per la durata di un anno.
Bellocco, espletate le formalità di rito, è stato portato nel carcere di Palmi, in attesa della successiva traduzione presso la Casa Lavoro, così come disposto dalla Procura della Repubblica del capoluogo (Ufficio esecuzioni penali).