Cosca Bellocco, in manette sei presunti affiliati
La squadra mobile di Reggio Calabria in collaborazione con quella di Bologna ha eseguito questa mattina sei fermi di polizia disposti dalla Direzione distrettuale antimafia della città calabrese nei confronti di altrettante persone sospettate di essere affiliati alla cosca Bellocco di Rosarno. Ai fermati vengono contestati l'associazione per delinquere di tipo mafioso ed il traffico di armi. Tre dei fermi sono stati effettuati a Rosarno ed i restanti tre a Bologna. I particolari dell'operazione sono stati resi noti questa mattina nel corso di una conferenza presso la questura reggina alla presenza del capo della squadra mobile Renato Cortese, del questore Carmelo Casabona, del procuratore aggiunto Michele Prestipino e del vice questore Renato Panvino. I provvedimenti restrittivi, emessi dalla D.D.A. di Bologna e di Reggio Calabria, sono stati eseguiti tre a Granarolo dell'Emilia, dove si erano radicati di recente alcuni Bellocco, e tre a Rosarno. Nella rete della Polizia, oltre al capoclan Carmelo Bellocco, 53 anni, sono finiti i figli Umberto, 19, e Domenico, il nipote Domenico, il fratello Rocco, e la moglie Maria Teresa D'Agostino: con loro e' stato arrestato anche il "socio" Rocco Gaetano Gallo, 56 anni, tutti, a vario titolo, sono ritenuti responsabili di associazione per delinquere di stampo mafioso, operante nella Piana di Gioia Tauro con diramazioni in Emilia Romagna. Nel contesto dall'attività investigativa delloperazione denominata Rosarno è nostro è stata registrata una frizione tra le famiglie Bellocco ed Amato, entrambe originarie di Rosarno, ma residenti in Emilia Romagna.