Incidente mortale a Lamezia: ancora testimonianze
«Mi sento fortunato». Salvatore Mancuso, di Lamezia Terme, deve la vita alla pioggia. Stamani, infatti, era insieme al gruppo di ciclisti travolti da un’auto che ha fatto sette morti. «Dovevamo andare verso Amantea – dice adesso piangendo davanti ai corpi degli amici – ma quando siamo arrivati verso Campora San Giovanni ha iniziato a piovere ed io ed altri tre del gruppo abbiamo deciso di tornare indietro. Quando sono tornato a casa, mia moglie ha ricevuto una telefonata e un amico le ha detto: 'non so come dirtelo, ma forse tuo marito è rimasto coinvolto in un incidentè. Lei ha risposto che ero sotto la doccia, ma io ho subito capito. È così che ho saputo di quello che è successo». «Sono sconvolto – dice Mancuso – era da cinque anni che andavamo in bicicletta insieme».
«Il ciclismo era la sua passione». Lo dice piangendo lo zio di una delle sette vittime, Pasqualino De Luca, travolte oggi da un’auto a Lamezia Terme. «Era un ragazzo tranquillo – aggiunge – un lavoratore. Aveva un negozio di computer, ma la bicicletta era la sua passione».