Parte Cantiere Calabria, l’Anpa si lamenta: “non siamo stati coinvolti”
La Regione avvia il “Cantiere Calabria”, l’iniziativa voluta dal Presidente della Regione Mario Oliverio per dibattere su alcuni temi importanti che riguardano lo sviluppo della Calabria. Tre giorni di intensi dibattiti che vedranno la partecipazione di esperti, rappresentanti di enti ed Istituzioni anche nazionali.
L’ANPA – LiberiAgricoltori, malgrado sia stata riconosciuta dalla stessa regione come Organizzazione Professionale Agricola maggiormente rappresentativa, come di consueto, non è stata coinvolta né a livello nazionale né regionale.
“In ogni caso non ci sottraiamo al diritto-dovere di dare un contributo al dibattito anche a nome degli oltre 10 mila agricoltori che l’ANPA rappresenta in Calabria.” Fa sapere con un comunicato l’Associazione Nazionale Produttori Agricoli – Calabria, che aggiunge: “Nella nostra regione, secondo i nostri dati, l’agricoltura mantiene un peso rilevante sulla formazione del PIL regionale, pari al 4,1% che rappresenta il doppio della media nazionale mentre l’industria pesa per il 14% circa a fronte di una media nazionale del 25% circa ed è superiore anche alla media delle regioni del Mezzogiorno.
“L’agroindustria – aggiunge l’ANPA- regionale produce quasi il 7% del valore aggiunto del comparto del Mezzogiorno e poco più dell’1,3% del valore aggiunto dell’agroindustria nazionale, percentuali non elevatissime anche se superiori a quelle riferite al settore manifatturiero regionale che genera il 5,3% del valore aggiunto dell’intero settore meridionale e lo 0,7% di quello nazionale. Gli occupati dell’agroindustria calabrese sono pari a circa l’8% del comparto agroindustriale del Mezzogiorno e al 2,1% di quello nazionale. Le specificità più evidenti della composizione della produzione agroalimentare regionale riguardano il peso della filiera olivicola-oleicola e dell'agrumicoltura seguite dai comparti della cerealicoltura e prodotti da forno, della zootecnia e della vitivinicoltura.”
“Per quanto riguarda le esportazioni della Calabria – prosegue l’associazione - nel periodo gennaio/dicembre 2016, sempre secondo i dati elaborati dall’ANPA su fonte ISTAT, per il settore agricolo si sono avute esportazioni per 45 milioni di euro, con un aumento rispetto il periodo precedente del 17,3%, mentre per i prodotti alimentari le esportazioni, sempre nel periodo indicato, sono state di 116 milioni di euro, con un aumento, rispetto al periodo precedente, del 9,6%”.
“Per quanto riguarda il primo trimestre del 2017 – aggiunge - i prodotti agricoli rivelano una esportazione di 10 milioni di euro, in diminuzione del 12% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, mentre l’export per i prodotti alimentari, sempre nel primo trimestre 2017, è stato di 30 milioni di euro, con un aumento del 15% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Tali dati rivelano pertanto, una perdita delle esportazioni del comparto agricolo rispetto a quello alimentare nel primo trimestre del 2017. Le esportazioni nazionali agricole invece sono state nel 2016 di 6,815 miliardi di euro, mentre le esportazioni alimentari sono state, sempre nel periodo indicato di 31,541 miliardi di euro.”
“La Calabria – aggiunge l’ANPA - quindi rappresenta una percentuale molto bassa rispetto al valore realizzato a livello nazionale, questo è dovuto ad una carenza di attività commerciali ed al reperimento strategico di canali commerciali. Tale dato è da riferirsi anche alla caratteristica delle tipicità produttive alimentari della Calabria, prodotti ben caratterizzatati da una elevata qualità e discreta notorietà nazionale che non corrispondono ad un altrettanto volume di vendita, così come lo è per i prodotti delle altre regioni italiane.”
“E’ in questo contesto - afferma Giuseppe Mangone, presidente ANPA – LiberiAgricoltori Calabria - che si deve innestare l’azione della regione per sostenere lo sforzo che le aziende calabresi stanno da tempo compiendo per migliorare la propria capacità produttiva puntando sulla qualità e sulla tipicità delle produzioni per meglio posizionarsi sui mercati nazionali ed internazionali. Riteniamo - continua- si possa e si debba fare di più, intanto assumendo tutti i provvedimenti necessari per migliorare l’efficienza e l’efficacia della pubblica amministrazione attraverso un impulso forte alla sburocratizzazione di ogni tipo di procedimento.
“I timidi tentativi avviati verso l’informatizzazione – continua - sono ancora assolutamente insufficienti. 6 mesi dalla scadenza dei bandi per la pubblicazione delle graduatorie sono una enormità, soprattutto se consideriamo che almeno altri 6 mesi occorrono per perfezionare l’iter che consente l’avvio degli investimenti da parte delle aziende”.
“Inoltre - sottolinea Mangone - che per alcuni importanti bandi, quale quello relativo al primo insediamento giovani in agricoltura, di mesi ne sono già passati 7 e ancora di graduatorie non se ne parla. Il Presidente Oliverio, quindi, - conclude - bandisca l’autoreferenzialità e si adoperi affinché gli uffici preposti siano messi in condizione di assicurare la tempestività, l’efficacia e l’efficienza di cui l’agricoltura e l’economia della Calabria necessitano.”