Infiltrazioni mafiose. Colpo di scena a Tropea: torna la terna commissariale
Nel Comune di Tropea, nel Vibonese, ritorna la terna commissariale. Il Consiglio di Stato ha infatti sospeso l'esecutività della sentenza del Tar del Lazio che aveva annullato il decreto di scioglimento degli organi elettivi dell'ente per sospette infiltrazioni mafiose, deciso il 12 agosto dell’anno scorso con un decreto presidenziale e sulla base di una relazione redatta dalla Commissione di accesso agli atti.
Al tribunale amministrativo si erano rivolti allora il sindaco Giuseppe Rodolico e due assessori. Il Consiglio di Stato, invece, ha accolto il ricorso del Ministero dell'Interno e della Prefettura di Vibo, parlando, nelle motivazioni dell'ordinanza, di un “grave tentativo di infiltrazione mafiosa” e di un “doveroso ripristino della legalità” nel Comune tropeano con evidenti errori da parte del Tar Lazio della valutazione complessiva degli elementi alla base della decisione di scioglimento.
Il primo cittadino di Tropea, ritornato dunque al suo posto dopo il “reintegro” deciso dal Tar dovrà ora lasciare nuovamente lo scranno insieme, ovviamente, alla Giunta ed al Consiglio comunale. Al loro posto i tre commissari prefettizi che già gestivano l’ente prima della decisione dei giudici amministrativi.