Cosca Iannazzo: sequestrati beni per 1 milione di euro a imprenditore
La Direzione Investigativa Antimafia di Catanzaro sta eseguendo un provvedimento di sequestro nei confronti di Claudio Scardamaglia 45 anni, genero di Pasquale Giampà, detto "Tranganiello”, indiscusso capo della ‘ndrangheta lametina ucciso in un agguato di chiaro stampo mafioso nel lontano settembre del 1992.
Il provvedimento è scaturito da un’articolata indagine del Procuratore Distrettuale di Catanzaro, Nicola Gratteri, basata su ampi e complessi accertamenti delegati alla Direzione Investigativa Antimafia del capoluogo calabrese.
Scardamaglia, nel mese di maggio del 2015 è stato arrestato dalla Dia, su ordine del Gup del Tribunale di Catanzaro, nell’ambito dell’operazione “Andromeda”, che interessò allora il potente clan Iannazzo di Lamezia Terme.
Il 45enne era ritenuto responsabile, insieme a Pietro Iannazzo (noto pregiudicato), di estorsione aggravata dal metodo mafioso nei confronti di un imprenditore che era impegnato nella realizzazione di un supermercato della catena Lidl.
Da ultimo, il Gip, lo scorso febbraio, lo ha condannato ad 11 anni e 4 mesi di carcere e al pagamento di una multa di 14 mila euro.
Dall’indagine “Andromeda” e dal contributo dei diversi collaboratori di giustizia sentiti in merito, emergerebbe, in capo a Scardamaglia, la pericolosità sociale qualificata, inoltre u suo presunto collegamento “con il gruppo mafioso dei Iannazzo” scrivono gli inquirenti per i quali trasparirebbe “in modo evidente e rilevante…”.
In effetti, “…, la posizione di Scardamaglia – sostengono ancora i magistrati - trova precisa collocazione in una vicenda estorsiva e di illecita concorrenza ai danni di una impresa che intendeva realizzare un supermercato, con marchio LIDL in località Savutano di Lamezia Terme, zona nella quale già sorgeva il centro Commerciale Agorà, appartenente a Scardamaglia. Ebbene, l’abbandono dell’iniziativa imprenditoriale della LIDL è avvenuto in conseguenza dell’intervento diretto operato da Iannazzo Pietro nei confronti dell’impresa chiamata alla realizzazione del fabbricato nel quale collocare il supermercato. …”.
La condanna inflitta al 45enne, evidenzierebbe, a detta degli inquirenti, “…come il rapporto con la consorteria Iannazzo, che già caratterizzava la condotta dello Scardamaglia e che da tale rapporto, conosciuto all’esterno, aveva ricevuto benefici indiretti consistenti nell’assicurare alle sue iniziative imprenditoriali sicurezza e tranquillità nella gestione, si evolve in una peculiare direzione, di intervento della consorteria per risolvere questioni che potevano evolvere in senso negativo per il soggetto che ricadeva sotto la protezione del gruppo. …”.
Il Collegio della Prevenzione ha infine condiviso la ricostruzione offerta dalla Procura di Catanzaro giungendo a ritenere “… che le disponibilità economiche che il proposto ha potuto utilizzare per l’acquisizione dei beni e la costituzione di società e di imprese individuali siano di diretta derivazione del collegamento che lo Scardamaglia, sin da epoca successiva alla uccisione del suocero Giampà Pasquale, ha instaurato con la famiglia Iannazzo e ha mantenuto e rafforza nel corso del tempo. …”.
Sotto sequestro sono finite così una ditta individuale, quote del capitale sociale di sette diverse aziende e due immobili, nel dettaglio:
- La Ditta individuale Scardamaglia Claudio, attiva a Lamezia Terme nel comparto della costruzione di edifici residenziali e non residenziali;
- Quota del capitale sociale pari al 40%, della C.S. Rent S.R.L. di Lamezia, dedita all’autonoleggio e al commercio di autoveicoli nuovi e usati;
- Quota del capitale sociale pari al 40%, della D.C.C. S.R.L. in scioglimento e liquidazione dal 07/01/2016, dedita alla lavorazione di prodotti alimentari;
- Quota del capitale sociale pari all’1% della Sca.Im. SRL, in fallimento dal 09/07/2012, dedita ai lavori di ristrutturazione e costruzione di edifici;
- Quota del capitale sociale pari al 56%, della Europa 2000 S.R.L, in fallimento dal 10/07/2012, dedita al commercio al dettaglio in sede fissa di prodotti alimentari e non alimentari;
- Quota del capitale sociale pari all’1%, della Espansione Europa S.R.L., in fallimento dal 26/10/2015, dedita al commercio al dettaglio in sede fissa di prodotti alimentare e non alimentare;
- Quota del capitale sociale pari al 56% della Centro Elaborazioni Amministrative S.R.L., in scioglimento e liquidazione dal 30/12/2015, dedita all’elaborazione dati;
- Capitale sociale ed intero compendio aziendale della “Arcobaleno Immobiliare S.R.L”, con sede a Lamezia Terme. La stessa detiene una quota di partecipazione, pari al 33,34% del capitale sociale, della Bib Consulting Srl , costituita il 20/09/2016 con sede in Lamezia Terme e dedita allo svolgimento di servizi volti al sostegno dell’impresa;