Processo Conquista. In nove con l’abbreviato, scarcerato il “boss” Bonavota
Dieci imputati nell’ambito della duplice operazione antimafia “Conquista 1 e 2”, saranno giudicati con il rito abbreviato. A deciderlo è stato il Giudice per le udienze preliminari Barbara Saccà, del Tribunale di Catanzaro, che ha ammesso le richieste avanzate dai legali degli indagati.
Si tratta in particolare di Francesco Fortuna, 37enne; Onofrio Barbieri, 37enne; Domenico Bonavota, 38enne; Pasquale Bonavota, 43enne; Nicola Bonavota, 41enne; Giuseppe Lopreiato, 23enne e Domenico Febbraro, 24enne; tutti di Sant’Onofrio e di Francesco Michienzi, 37enne collaboratore di giustizia e Vincenzino Fruci, 41enne; quest’ultimi di Curinga.
Proprio oggi, poi, i suoi legali hanno comunicato a Domenico Bonavota, collegato in video conferenza dal penitenziario di Parma dove fino a poche ore fa era al carcere duro (il 41bis), che i giudici del Riesame, chiamati a pronunciarsi per la seconda volta dopo l’annullamento con rinvio della Cassazione, avevano deciso la sua scarcerazione.
I due blitz “Conquista” scattarono l’uno nel dicembre del 2016 e l’altro a giugno di quest’anno. Secondo gli inquirenti si sarebbe inferto un duro colpo ai vertici e sodali della cosca di ‘ndrangheta dei Bonavota di Sant’Onofrio e Maierato, nel Vibonese.
La Dda contesta agli indagati, a vario titolo, i reati di associazione a delinquere di stampo mafioso, di detenzione e porto d’armi comuni e da guerra, di ricettazione in concorso e di danneggiamenti ai danni di due aziende del gruppo Callipo. Intanto il Gup di Catanzaro ha aggiornato l’udienza al prossimo 26 gennaio per la requisitoria del Pm della distrettuale Antonio De Bernardo e l’inizio delle arringhe difensive.