Parricidio a Rossano, alle battute finali il processo ad Alessandro Manzi
Giunge alle battute finali dinanzi alla Corte di Assise di Cosenza (presidente Lucente, a latere De Vuono) il processo per omicidio volontario ai danni del proprio genitore (LEGGI QUI) che vede imputato il 27enne rossanese Alessandro Manzi, difeso dall'avvocato Ettore Zagarese.
Nel corso del dibattimento sono stati ascoltati alcuni familiari dell’imputato ed il presidente (R.F.) di una nota associazione di volontariato di Rossano molto attiva nel sociale e nell’aiuto alle famiglie bisognose, oltre che un docente scolastico (D.S.A.). I testi sono stati sottoposti ad una gragnuola di domande da parte dell’avvocato Zagarese e del Pubblico Ministero Manera.
I testimoni avrebbero tutti confermato sia la condotta protettiva del giovane, spesa in favore della sua famiglia che tentava di preservare dalle continue vessazioni alle quali il genitore la sottoponeva, sia il desiderio di Alessandro Manzi di potersi affrancare attraverso lo studio dall’ambiente in cui viveva, e la sua volontà di crearsi una vita diversa trovando in ciò l’ostacolo del genitore (LEGGI).
È stata infine acquisita la relazione della dottoressa Figoli, consulente dell’imputato, che ha tracciato un profilo del giovane e le ragioni che lo avrebbero portato ad un gesto estremo, al quale sarebbe stato indotto dal perdurare di una condotta abusante del genitore ai suoi danni e dei familiari.
Per la prossima udienza saranno raccolte le conclusioni della pubblica accusa e del difensore, dopo le quali il collegio giudicante si ritirerà in camera di consiglio per la sentenza.