Stabilizzazione Lsu-Lpu. A rischio i fondi, Oliverio: “Castelli poco istituzionale, in gioco 4500 lavoratori”
Ha dovuto prendere atto “della indisponibilità” della Sottosegretaria, Laura Castelli, “ad interloquire sulla problematica” del finanziamento del fondo di 50 milioni di euro per la stabilizzazione dei 4500 lavoratori ex Lsu-lpu della Calabria.
Questa la conclusione a cui sostiene di essere arrivato il presidente della Regione Mario Oliverio che ieri ha interloquito ripetutamente con alcuni componenti della Commissione Finanze del Senato dove era in corso di esame la Legge di Bilancio.
Lo scopo del governatore era quello di “illustrare e sollecitare” una soluzione positiva della vicenda ma alla fine, e nonostante la sollecitazione di alcuni componenti della stessa Commissione il presidente della Calabria sostiene di aver rilevato quello che definisce come un “atteggiamento poco Istituzionale della Sottosegretaria Castelli” che lo “preoccupa perché rivelatore di un vuoto di proposta che potrebbe determinare una situazione davvero difficile per migliaia di famiglie e per centinaia di Comuni calabresi”
Per Oliverio sarebbe “incomprensibile ed ingiustificata” la mancata conferma, dopo quattro anni, del fondo di 50 milioni a carico del bilancio dello Stato. “Il rischio di alimentare tensioni sociali è altissimo” dice il governatore ribadendo come la Giunta Regionale abbia “storicizzato con risorse proprie, del già esiguo, bilancio regionale, un fondo di 39 milioni di euro, al fine di proseguire e completare il processo di stabilizzazione”.
“Difronte a questa situazione - sbotta infine Oliverio - è necessario che la Calabria, a partire dai lavoratori interessati, assuma le iniziative di mobilitazione necessarie a difendere diritti già conquistati ed a impedire involuzioni e notevoli passi indietro”.