Lsu/Lpu: nessuna ri-convocazione dopo il rinvio. Usb: da lunedì riparte la “battaglia”
Dopo il rinvio della riunione Roma del 21 novembre a data da destinarsi, si sono susseguite una serie di telefonate e scambio di e-mail, tra il gabinetto del Vice Ministro della funzione pubblica, Patroni Griffi, il presidente della regione Calabria e la USB regionale che però ancora oggi non hanno portato alla riconvocazione del tavolo per discutere della stabilizzazione di questi lavoratori.
Dopo il rinvio si era parlato di riconvocare il tavolo per la prossima settimana, ma fino ad ora nulla è pervenuto. Oggi i lavoratori in assemblea permanente nei vari comuni, hanno deciso di programmare altre giornate di lotta ed iniziare un iter condiviso con sindaci ed utenza dei comuni calabresi, per tutelare i servizi che vengono offerti alla cittadinanza.
La USB, a seguito di ciò, ha individuato per lunedì alcune azioni di lotta sindacale che verranno rese note nelle prossime ore, al fine di sostenere la vertenza LSU/LPU “e – affermano dal sindacato - per far capire a chi ha le orecchie coperte con il prosciutto – ossia il governo – che non pensi di sgonfiare la lotta con queste manovre, perché 5.200 famiglie calabresi non si fermano certamente di fronte ad un rinvio”.
La USB vuole sapere da subito quali risorse economiche si rendono necessarie nel patto di stabilità, per partire con un piano di stabilizzazione dei lavoratori precari. La mancata convocazione, secondo l’Usb “rappresenta un evidente pregiudizio nei confronti dei lavoratori LSU/LPU e della USB ed è un chiaro segno di quanto questo governo tema il confronto con la nostra organizzazione, che tra i lavoratori LSU/LPU, rappresenta di gran lunga l’organizzazione con maggiore esperienza e radicamento sul territorio”.
Il sindacato quindi, “intima e diffida la Presidenza del consiglio dei ministri a comunicare l’avvio del procedimento e la data delle successive convocazioni, con riserva di organizzare le battaglie sindacali necessarie a supporto della vertenza”. Lunedì, intanto, si riparte con le lotte in tutta la regione.