Uil sulla protesta dei lavoratori precari in Calabria
Nella mattinata dell’8 novembre, una delegazione di lavoratori percettori di mobilità in deroga provenienti da diversi territori della regione, accompagnati dal Segretario Regionale UIL Calabria Luciano Prestia, dal Segretario Generale UIL Temp Calabria Gianvincenzo Benito Petrassi, e dai Segretari Provinciali di categoria di Reggio Calabria e Vibo Valentia, Stefano Princi e Luca Muzzopappa, si è recata presso l’Assessorato Regionale al Lavoro con l’intento di verificare ed approfondire le notizie, fornite dallo stesso Governatore Scopelliti e dall’Assessore Salerno, in merito all’imminente pagamento di tre mensilità arretrate di sussidio per i lavoratori che non percepivano nulla addirittura dal mese di Marzo.
Il sindacato ed i lavoratori ritenevano di poter avere riferimenti più precisi e date più certe, poiché per queste famiglie che sopravvivono ormai tra mutui, debiti e bollette, una settimana o un giorno in più fanno la differenza.
"Dagli uffici dell’assessorato - si legge in una nota della Uil - però, nessuna concreta risposta è pervenuta se non la misera stampa dello stesso comunicato che si può facilmente reperire su internet, non un numero di decreto o di protocollo.
E’ stata questa inconsistenza, al di là delle parole ottimistiche del Presidente e dell’Assessore, che hanno fatto montare la rabbia tra i presenti i quali, inascoltati per l’ennesima volta, hanno protestato in maniera più forte, in un modo sicuramente non ordinato, ma certamente dettato da una disperazione che rappresenta lo stato d’animo degli altri 25000 percettori di ammortizzatori sociali: non solo espulsi dalla feroce crisi economica ed occupazione dal mondo del lavoro, ma anche mortificati da una attesa perenne di un sussidio che, anche quando arriva, è sempre in ritardo di 7 o 8 mesi.
La UIL, proprio per evitare che la protesta si diffondesse oltre, ha attivato i propri referenti nazionali, recuperando il decreto ufficiale ancora fermo al Ministero, e che solo lunedì sarà pubblicato, consentendo quindi di attivare, allora si, quelle procedure che già si davano per scontate. Nel tardo pomeriggio di ieri, guarda caso proprio dopo l’eco che la protesta ha avuto sui media regionali, è apparsa una nota del Dirigente Calvetta e del Direttore dell’INPS Rivezzi, tesa ancora una volta a tranquillizzare i lavoratori circa uno snellimento delle procedure di liquidazione ai lavoratori, ma che ancora una volta non fornisce date certe.
La UIL, a livello Confederale e di categoria con la UIL Temp, ha inteso svolgere un ruolo di verifica e pressione affinché tutto si svolga nel modo più chiaro e celere possibile, una richiesta questa che viene principalmente dai lavoratori che si rivolgono con fiducia al Sindacato, quando le parole della politica assumono contorni incerti. Un ruolo in prima linea certamente non visto bene da quest’ultima, ma a volte anche d qualche sindacalista che, in tempo di grande fragilità sociale e di pressanti istanze da parte dei lavoratori, pensa di poter vigilare sugli iter burocratici da dietro una scrivania, accontentandosi dei comunicati.
Riteniamo che i risultati che si ottengono, piccoli o grandi, siano merito delle lotte dei lavoratori per i lavoratori,perciò continueremo a tenere alta l’attenzione su tutti i passaggi di questa vicenda, attivandoci ogni volta si avrà il sentore di qualche rilassamento, finchè non si giungerà al soddisfacimento delle legittime richieste dei lavoratori calabresi e delle loro famiglie.
Ormai quotidianamente - conclude la nota - la UIL calabrese conduce battaglie, anche unitariamente, sui temi più scottanti del mondo del lavoro e del precariato calabrese, stando al fianco dei lavoratori impegnati nelle diverse vertenze, siano essi precari o percettori di ammortizzatori, affinché si attivino sistemi virtuosi come quelle contenuti nel Piano Straordinario delle politiche attive per il reinserimento e la coesione per i percettori di Ammortizzatori Sociali, per creare vere prospettive di stabilità lavorativa ed economica".