Saracena: precariato,sindaco vicino Lsu-Lpu
Precariato, momenti difficili per i lavoratori Lsu-Lpu in protesta da qualche giorno in tutta la Calabria. Nel Paese del Moscato Passito sono 37 le unità presenti ed operanti in tutti gli uffici comunali. Di questi, l’amministrazione è riuscita a stabilizzarne due. Dopo aver partecipato allo sciopero generale dello scorso lunedì 4 ed al blocco dell’Autostrada A3 Salerno-Reggio Calabria, i lavoratori saracenari hanno occupato la Sala Consiliare cittadina. Il Sindaco Mario Albino Gagliardi condivide e sostiene le ragioni della protesta ed è vicino a quanti, in tutta la Regione nelle stesse condizioni, rappresentano ormai uno dei pilastri del funzionamento stesso delle macchine comunali locali spremute dalle ormai cicliche e scellerate politiche nazionali di taglio fondi.
“Quanto sta succedendo ormai in Italia – dichiara il Sindaco – con particolare riferimento alla paralisi economica e funzionale nella quale vengono progressivamente lasciate le autonomie locali, non ha forse precedenti nella storia di questo Paese. In assenza di vere politiche di riforma, settore per settore e di tagli destinati alle vere e fin troppo note sacche di spreco, ingiustizia ed improduttività, si continuano a pensare e ad operare – continua Gagliardi – misure restrittive che di fatto impediranno sempre di più ai comuni di sopravvivere. Ed è proprio in questa cornice già drammatica che va letta la grave e storica situazione dei lavoratori socialmente utili e di pubblica utilità lasciati al loro destino e privati, dopo anni di collaborazione a servizio delle collettività locali nei comuni, delle certezze necessarie a garantire la sopravvivenza stessa delle loro famiglie. Sono e siamo vicini a questi lavoratori – conclude il Primo Cittadino – in questo momento difficilissimo per loro. Sosteniamo le ragioni della protesta in corso e sollecitiamo tutte le istituzioni sovra comunali competenti ad assumere, senza ulteriori e penose dilazioni, misure adeguate a garantire una soluzione dignitosa e utile per i lavoratori in primis così come per gli stessi comuni.”