Lavoro: lunedì assemblea pubblica dei calabresi in mobilità
“Ancora non c'è pace per i lavoratori calabresi in mobilità. Dopo lunghe lotte, comprese occupazioni e presidi permanenti in vari comuni calabresi, sit-in davanti all'INPS, alle Prefetture ed alla Regione Calabria e presso gli svincoli autostradali, per non contare le innumerevoli assemblee, i lavoratori, per ora, hanno solo ottenuto il pagamento delle mensilità arretrate di aprile e maggio 2013 e la promessa di un' altra possibile mensilità (giugno 2013) nel prossimo mese di dicembre"
Lo comunicano in una nota i lavoratori e le lavoratrici in mobilità (in deroga) Regione Calabria nel quale aggiungono che "Anche le tanto sbandierate “politiche attive” del lavoro della Regione Calabria sembrano una goccia nell'oceano, perchè riguardano poco più di 3.000 lavoratori sugli oltre 25.000 attualmente in mobilità. Con le politiche attive del lavoro 3.125 lavoratori avranno la possibilità di lavorare per 6 mesi percependo 250 euro mensili. E chiaramente, come sempre nella nostra Regione, nessuno sa esattamente come funzionano queste politiche attive:
- a chi bisogna rivolgersi per fare domanda, se si è interessati: ai comuni, agli enti utilizzatori, agli uffici del lavoro, ai sindacati, a qualche politico per farsi raccomandare, all’Azienda Calabria Lavoro (Ente in House della Regione Calabria);
- quando e come si viene a conoscenza degli avvisi pubblici con i quali ci sarà la selezione, visto che il bando prevede “apposite procedure di evidenza pubblica”;
- se i lavoratori che potranno usufruire delle politiche attive sono soltanto quelli in mobilità dal 2011 o anche quelli più “anziani”, che usufruiscono degli ammortizzatori sociali anche da più di due anni;
- cosa faranno e che futuro avranno gli altri 22.000 lavoratori e le loro famiglie che resteranno fuori dalle politiche attive del lavoro;
- quando e come si pensa di saldare ai lavoratori le altre 6 mensilità fino ad ora maturate e cosa succederà a tutti i lavoratori in mobilità dal 1° gennaio 2014".
"Per ora i lavoratori - si legge ancora - sono ancora disponibili a discuterne e lo faranno in assemblea il 2 dicembre alle ore 17 presso i locali della Comunità montana a Piano Lago. Da questa assemblea, alla quale parteciperanno anche le organizzazioni sindacali, dovranno venire molte risposte ed inoltre si decideranno le prossime azioni da intraprendere".
"I lavoratori - conlclude il comunicato - non sono più disponibili ad aspettare oltre e a farsi prendere in giro da promesse, che poi quasi sempre si rivelano false e fatte anche in malafede, come è successo recentemente anche per la vertenza LSU/LPU. Anche a loro si fa un appello per unire le forze e combattere insieme una battaglia più ampia contro il lavoro precario e per l'equità nella nostra Regione.”