Consiglio regionale, ordine del giorno per la stabilizzazione definitiva dei lavoratori precari calabresi
Approvato nella seduta di ieri martedì 12 novembre del Consiglio regionale della Calabria all’unanimità, l'ordine del giorno presentato dai consiglieri Carlo Guccione, primo firmatario, Antonino De Gaetano, Nicola Adamo, Sandro Principe, Francesco Sulla, Antonio Scalzo, Mario Franchino, Demetrio Naccari Carlizzi e Gianluca Gallo.
"Nei giorni scorsi - si legge nella proposta dell'odg - è stato presentato al Senato un emendamento alla Legge di Stabilità con il quale, al fine di stabilizzare i lavoratori impegnati in attività socialmente utili e in quelle di pubblica utilità, equiparati al personale LSU dall’articolo 27 dal decreto legge 1° ottobre 2007, n. 159, convertito in legge, con modificazioni, dalla legge 29 novembre 2007, n. 222, gli enti pubblici in Calabria sono autorizzati ad assumere tali lavoratori dal 1° gennaio 2014, anche in posizioni sopranumerarie, con un contratto a tempo indeterminato ed a tempo parziale di 26 ore settimanali, se inclusi nell'elenco definitivo pubblicato sul BURC del 5 luglio 2005, supplemento straordinario n° 1 al BURC, Parte I e II, n° 12 del 1° luglio 2005, salvo quanto previsto dall’articolo 3; Proposta di legge per la stabilizzazione LSU e LPU della Regione Calabria e PPA N. 233 Giugno 2013 Regione Calabria.
Attraverso tale emendamento si chiede al Governo, con provvedimento del Ministro dell’economia e delle finanze, di concedere in favore della Regione Calabria un contributo aggiuntivo pari a 40 milioni di euro per l’anno 2014 e pari a 30 milioni di euro a decorrere dall’anno 2015, provvedendo a tali oneri mediante quota parte delle risorse aggiuntive derivanti dalle disposizioni di cui al comma 7-bis dell’articolo 17.
Il Consiglio regionale della Calabria impegna il presidente della Giunta regionale, Giuseppe Scopelliti, a promuovere ogni utile e necessaria iniziativa affinchè il Presidente del Consiglio dei Ministri, on. Enrico Letta, faccia proprio tale emendamento finalizzato alla stabilizzazione definitiva dei 5149 lavoratori calabresi che, da oltre 15 anni, sono inseriti nell'organizzazione delle attività degli Enti pubblici con ruoli e mansioni anche ad alto contenuto professionale e continuano a garantire servizi essenziali ai cittadini".