Agguato mancato all’armiere dei Mancuso, armi e auto ritrovate bruciate
È stata ritrovata nei pressi del cimitero di Jonadi, alle porte di Vibo Valentia, l’auto utilizzata dal commando che domenica sera ha tentato di uccidere Dominic Signoretta con 30 colpi che sono stati esplosi nella piccola frazione di Nao (LEGGI LA NOTIZIA).
La vettura, data alle fiamme, è stata scoperta dagli agenti delle Volanti del capoluogo e all’interno sono state ritrovate anche delle armi: una pistola, una mitraglietta e un fucile a pompa. Anche queste erano parzialmente bruciate mentre l’auto, di proprietà di una donna di Riace, è risultata rubata.
Il fallito agguato è stato compiuto da tre persone nella tarda serata di domenica dinanzi all’abitazione di Signoretta che si trova ai domiciliari.
Contro di lui sarebbero stati sparati oltre un trentina di colpi. I sicari erano nascosti da un cespuglio e il giovane è riuscito a salvarsi trovando riparo dietro un muretto.
Signoretta è indicato dagli inquirenti come uomo di fiducia di Pantaleone Mancuso, detto “l’ingegnere”, sorvegliato speciale irreperibile dal giugno dello scorso anno quando il figlio Emanuele ha iniziato a collaborare con la giustizia.