Nuovo ordine d’arresto per il presunto “armiere” del clan Mancuso
Il gip distrettuale di Catanzaro ha emesso un nuovo ordine d' arresto a carico di Domenico Signoretta, 31enne di Jonadi, nel vibonese, arrestato il 26 marzo del 2015 dopo che i carabinieri avevano scoperto, in un terreno agricolo in uso allo stesso, un vero e proprio arsenale. In un ovile vennero difatti ritrovate 9 armi e oltre 1000 proiettili tra cui fucili a pompa, una pistola mitragliatrice e altre (tra cui alcune Beretta, una Walther P38, e alcune Smith e Wesson).
Gli inquirenti considerano Signoretta “l'armiere” della cosca Mancuso di Limbadi, clan al cui vertice vi sarebbe Pantaleone Mancuso, detto "l'Ingegnere" (catturato in Sud America l’anno scorso e poi estradato dall’Argentina). Contestata a carico del 31enne l'aggravante mafiosa, di aver cioè agevolato la cosca vibonese detenendo l’arsenale: aggravante che sarebbe scaturita dopo le dichiarazioni di Arcangelo Furfaro, collaboratore di giustizia di Gioia Tauro vicino al clan Molè. Il collaboratore avrebbe ricostruito il presunto ruolo di Signoretta definendolo il "braccio-destro del boss Pantaleone Mancuso".
Il 31enne è comparso stamani davanti al gip di Vibo per l'interrogatorio di garanzia avvalendosi della facoltà di non rispondere.