Bancarotta Multiservizi. Fondi pubblici distratti e società fallita: un “favore” alle cosche
Otto persone in arresto e sequestri di beni per un valore di oltre 5 milioni di euro. È questo il bilancio dell’operazione della Direzione Distrettuale Antimafia di Reggio Calabria ed eseguita stamani dai finanzieri del Comando provinciale del capoluogo dello Stretto.
Il blitz, partito della Calabria, si è esteso anche - con la collaborazione delle fiamme gialle di Milano, Siena e Agropoli – alla Lombardia, Toscana e Campania
Ai coinvolti si contesta, a vario titolo e in concorso, la bancarotta fraudolenta: secondo gli investigatori, come titolari di cariche o qualifiche societarie, “con più azioni esecutive” di quello che viene definito come uno stesso “disegno criminoso” avrebbero distratto e dissipato il patrimonio delle società Multiservizi Spa e della Gestione Servizi Territoriale Srl (la G.S.T.) danneggiando così i creditori e causandone dolosamente il fallimento.
Un reato che - sempre secondo gli inquirenti - sarebbe stato messo in atto dalle cosche locali di ‘ndrangheta grazie a presunti “accordi” con politici e imprenditori collusi, e che avrebbe permesso dunque di distrarre risorse destinate alla manutenzione dei primari servizi cittadini.
Come dicevamo, contestualmente i finanzieri stanno eseguendo un decreto di sequestro preventivo d’urgenza che va a colpire somme di denaro per un valore complessivo, appunto, di oltre 5 milioni.