Battuta di caccia in Zona di Protezione Speciale con numerosi cani: denunciati in 6
Sei cacciatori sono stati denunciati per aver svolto attività venatoria in area di protezione speciale, precisamente all’interno della Zona di Protezione Speciale (ZPS) “Marchesato e Fiume Neto”.
I sei sono stati beccati sul fatto dai Carabinieri Forestali del “Sezione Operativa Antibracconaggio e Reati in danno degli Animali” (SOARDA) di Roma, congiuntamente ai militari del Nucleo Operativo CITES di Reggio Calabria, nei giorni scorsi nell’ambito di un vasto servizio antibracconaggio.
L’attività - disposta dal Comando Unità Tutela Forestale Ambientale e Agroalimentare (CUTFAA) dell’Arma dei Carabinieri – è scattata in seguito ad una segnalazione dell’Associazione C.A.B.S. (Commitee Against Bird Slaughter), secondo la quale, nel mese di settembre, era stato ripetutamente violato il divieto di caccia nel territorio della ZPS.
I militari dell’Arma e i volontari del C.A.B.S., - guidati dal rumore di numerosi spari di arma da fuoco - sono giunti sul posto, in Contrada Vigne del Comune di Verzino, ed hanno individuato i 6 cacciatori intenti a svolgere una battuta di caccia con l’ausilio di numerosi cani.
I “predatori” sono stati dunque deferiti all’Autorità Giudiziaria con l’aggravante, per due di essi, anche dell’uso di mezzi vietati, in quanto utilizzavano armi prive del previsto riduttore del numero dei colpi. Sequestrati, inoltre, 6 fucili con il relativo munizionamento.